mercoledì 27 ottobre 2021

Il cinema italiano al XIII Tashkent International Film Festival




Si è svolto a Tashkent, capitale dell’Uzbekistan, la XIII edizione dell’”International Film Festival la Perla della Via della Seta”, che ha visto protagonista non solo il cinema uzbeko e mondiale ma anche il cinema italiano con ben otto film rappresentativi dei più recenti successi della nostra cinematografia.

Ospite d’onore del Festival è stato l’attore Franco Nero, presenti anche il regista Alessandro Rossellini e Italo Spinelli, quest’ultimo in veste di membro della giuria dell’International Film Festival (TIFFEST) e l’attrice Chiara Caselli protagonista di uno dei film presentati dall’Italia.

La rassegna dedicata al cinema italiano, “Italian Film Days”, ha visto protagonisti sei film tra cui “Lei mi parla ancora” l’ultimo film di Pupi Avati, “Pinocchio” di Matteo Garrone, “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino, “Martin Eden” di Pietro Marcello, “Lazzaro Felice” di Alice Rohrwacher e “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese. Protagonisti anche due documentari: “The Rossellinis” di Alessandro Rossellini e “Fuori era Primavera” opera corale sui giorni del lockdown in Italia di Gabriele Salvatores. I film italiani sono stati proiettati non solo nella capitale ma anche a Samarcanda, Buchara e Khiva. 

Nell’ambito della rassegna, gli ospiti hanno tenuto delle master class agli studenti della scuola del cinema di Tashkent. 

Dopo 24 anni di interruzione, si è potuta svolgere la prima edizione del nuovo Festival del Cinema di Tashkent, fortemente voluto dal Presidente dell’Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev, promotore di cultura e di arte, con l'obiettivo di far conoscere le opere prime di giovani registi locali e dei Paesi vicini e di diventare un crocevia cinematografico tra Europa e Asia Centrale e dare un nuovo impulso all’industria cinematografica.

Un Festival internazionale con ospiti e celebrità nel red carpet provenienti da tutto il mondo, tra cui l'attore Steven Seagal, il regista Nikita Sergeevič Michalkov, l'attore Mithun Chakraborti, il regista Timur Bekmambetov, l’attrice Ravshana Kurkova e moltissimi altri. 

Nella serata iniziale di gala, dopo un'apertura trionfale dell'orchestra, si sono susseguiti cantanti e ballerini in abiti tradizionali uzbeki e artisti internazionali. Sul palco poi, anche gli attori e i registi per le interviste.

Il XIII Tashkent International Film Festival si è concluso con una spettacolare cerimonia che si è svolta nel cinema e nella sala concerti Renaissance Hall, ospiti speciali sono stati: Luc Besson, Gerard Depardieu, Boney M & Barker e Alexander Revva. La Sala Rinascimentale ha inoltre ospitato anche la premiazione dei vincitori del concorso "Cinema in 5 giorni”: i cortometraggi ideati da giovani registi che sono stati girati in Uzbekistan in appena cinque giorni di riprese. I ricchi premi per i migliori giovani autori, provenienti da tutte le regioni della Repubblica dell’Uzbekistan, sono stati consegnati dalle stelle del cinema mondiale. 

Il Gran Premio è andato al film "Sulla Via della Seta", la stessa antica via commerciale ha anche dato il nome al Festival.

Nel corso della settimana, gli spettatori hanno potuto visionare lungometraggi e documentari realizzati da registi provenienti da Italia, Russia, Kazakistan, India, Turchia, Kirghizistan, Tagikistan, Spagna e altri Paesi. 

Ospiti dell'evento cinematografico due fondatrici del “Progetto Angeli” invitate dall'Ambasciatore dell'Uzbekistan in Italia Otabek Akbarov: Aida Abdullaeva, Presidente dell’Associazione Internazionale, pittrice e stilista; Melissa Mil, attrice, ballerina e stilista. 

Un ringraziamento davvero speciale va all’Ambasciatore dell’Uzbekistan in Italia Otabek Akbarov e all’Ambasciatore italiano in Uzbekistan Agostino Pinna: il loro impegno, la loro passione e l’immenso amore per l’arte nelle sue molteplici sfaccettature realizza, da sempre, ponti di cultura e di bellezza tra l'Italia e l’Uzbekistan.

Questa manifestazione ha riunito i migliori maestri del cinema di tutto il mondo. Il nuovo "Tashkent International Film Festival" è destinato a diventare un evento annuale da non perdere per gli addetti ai lavori di tutto il globo.


L'attore Franco Nero 

L'attrice Chiara Caselli

Franco Nero e Aida Abdullaeva

Gerard Depardieu

Melissa Mil

Melissa Mil e Steven Seagal






giovedì 21 ottobre 2021

Discorso del Presidente dell'Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev alla "Organizzazione per la cooperazione di Shanghai - Organizzazione del trattato per la sicurezza collettiva"

Il Presidente dell'Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev al SCO-CSTO meeting sull'Afghanistan 



Discorso del Presidente dell'Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev alla "Organizzazione per la cooperazione di Shanghai - Organizzazione del trattato per la sicurezza collettiva".

“Cari colleghi,

condivido pienamente la comune preoccupazione per la situazione in Afghanistan.
In effetti, oggi in questo paese si è sviluppata una realtà completamente nuova: in pochissimo tempo, il movimento talebano ha acquisito quasi il pieno potere.
Le nuove autorità hanno ancora una strada difficile da percorrere: dal consolidamento sociale alla formazione di un governo capace che includa tutti i gruppi etnopolitici. Di fatto, questo determinerà le prospettive per stabilizzare la situazione, ripristinare lo stato afghano e, in generale, sviluppare le relazioni tra la comunità internazionale e l'Afghanistan. Nelle condizioni attuali, non ci sono garanzie certe che il Paese non tornerà alla situazione degli anni novanta, quando era travolto da una guerra civile e da una crisi umanitaria, era in isolamento internazionale e il suo territorio si era trasformato in un "hub" del terrorismo internazionale e della produzione di droga. Come vicini più prossimi, abbiamo affrontato direttamente queste sfide e minacce in quegli anni e siamo chiaramente consapevoli di tutte le possibili conseguenze negative dello sviluppo della situazione in Afghanistan secondo questo scenario. A questo proposito, vorrei condividere la mia visione dei principali aspetti della cooperazione in Afghanistan.

Primo: non si dovrebbe consentire che il territorio dell'Afghanistan rimanga una fonte di sfide e minacce alla nostra sicurezza. Mi riferisco, prima di tutto, alla crescita dell'estremismo e l'esportazione dell'ideologia radicale, all'uso del territorio afghano per azioni sovversive contro i nostri paesi e ai rischi di infiltrazione dei militanti attraverso il confine. È importante, attraverso sforzi congiunti e azioni decise, bloccare insieme le vie per il trasferimento dei terroristi dai "punti caldi" all'Afghanistan. A questo proposito, siamo favorevoli ad ampliare la cooperazione pratica attraverso l’Executive Committee of the Regional Anti-terrorist Structure della Shanghai Cooperation Organization (SCO) e il Segretariato della Collective Security Treaty Organization (CSTO), nonché i servizi speciali dei nostri stati.

Secondo: è estremamente importante elaborare un approccio strategico comune della SCO e della CSTO allo sviluppo della situazione in Afghanistan e nei dintorni, al fine di creare le condizioni per entrare nel processo di riconoscimento delle nuove autorità.

Terzo: il dialogo con il nuovo governo dovrebbe essere commisurato all'adempimento dei suoi obblighi. Tra questi: non patrocinare le organizzazioni terroristiche internazionali; impedire all’Afghanistan di agire contro terzi paesi; assicurare il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, compresi quelli delle donne e delle minoranze nazionali.

Quarto: è importante continuare l'attuazione di progetti socioeconomici e infrastrutturali in Afghanistan. Nonostante la difficile situazione, non abbiamo fermato i lavori dello snodo di trasporto uzbeko-afghano, la più importante arteria per l'approvvigionamento di cibo e prodotti petroliferi a questo Paese, nonché la fornitura ininterrotta di energia elettrica. Vorrei sottolineare che la sospensione degli aiuti aggraverà la già difficile situazione del sofferente popolo afghano. Allo stesso tempo, le nuove autorità devono garantire la sicurezza dell'attuazione dei progetti comuni.

Quinto: è importante prevenire l'isolamento dell'Afghanistan e la sua trasformazione in un “rogue state”. In questo contesto, riteniamo che le Nazioni Unite potrebbero assumersi una responsabilità ancora maggiore nel mobilitare e coordinare gli sforzi internazionali per assistere l'Afghanistan.

L'Uzbekistan intende continuare a mantenere un'interazione stretta ed efficace con tutte le parti interessate per stabilizzare la situazione in Afghanistan”.



Gran Galà per il 30° Anniversario dell’Indipendenza della Repubblica Dell’Uzbekistan

S.E. l'Ambasciatore in Italia dell'Uzbekistan Otabek Akbarov con il Sottosegretario di Stato del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Manlio Di Stefano


L'Ambasciata dell'Uzbekistan a Roma ha organizzato un Gran Galà in occasione del 30° Anniversario dell'Indipendenza della Repubblica dell'Uzbekistan. L'evento si è svolto nel lussuoso Grand Hotel Parco dei Principi, situato nella prestigiosa zona residenziale dei Parioli nel centro della capitale.

All'evento hanno partecipato oltre 200 ospiti: rappresentanti delle istituzioni politiche, della finanza, della scienza, dei media, capi e rappresentanti di numerose Ambasciate estere e organizzazioni internazionali a Roma (FAO, IFAD, WFP), la delegazione dell'Alleanza Greco-Eurasiatica, oltre ad ospiti provenienti dal Regno Unito e dalla Francia.

Il Gran Galà è iniziato con l'esecuzione degli inni nazionali dell'Uzbekistan e dell'Italia. L'inno nazionale dell'Uzbekistan è stato eseguito dal vivo in uzbeko dalla cantante lirica italiana Sara Pastore e l'inno d'Italia è stato eseguito in italiano dal famoso artista uzbeko Zhenisbek Piyazov.

Sul grande schermo è stato mostrato il discorso del Presidente dell'Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev al solenne evento tenutosi a Tashkent in occasione del giubileo e le bellezze turistiche e culturali del Paese.

Durante il suo discorso di benvenuto, l'Ambasciatore dell'Uzbekistan in Italia Otabek Akbarov ha osservato che negli ultimi tre decenni sono state attuate in Uzbekistan riforme su larga scala, che hanno cambiato radicalmente gli aspetti politici, socioeconomici e culturali della vita nel Paese, così come la sua posizione sulla scena internazionale. Ha sottolineato l'importanza delle riforme attuate su iniziativa e sotto la guida del Presidente Shavkat Mirziyoyev negli ultimi 5 anni. Di conseguenza oggi l'Uzbekistan è riconosciuto come un Paese laico democratico con un'economia di mercato che persegue una politica estera pacifica e pragmatica ed è aperto alla cooperazione con tutti i Paesi del mondo.

Il discorso ha anche evidenziato una breve panoramica dei rapporti con l'Italia, le attuali nuove dinamiche nel loro sviluppo, che riflette l'intensificazione del dialogo politico, l'espansione dei legami commerciali ed economici, l'aumento delle imprese miste ad alta tecnologia e il numero di imprese italiane che desiderano lavorare nella Repubblica, così come un nuovo livello di legami culturali ed educativi.

Particolare attenzione è stata dedicata all'interazione dell'Uzbekistan con le organizzazioni delle Nazioni Unite a Roma: FAO, IFAD e WFP, nonché alle prospettive di cooperazione con la Grecia.

Ospite d'onore dell'evento è stato il Sottosegretario di Stato del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Manlio Di Stefano. Nel suo saluto ha sottolineato l'intenso sviluppo delle relazioni bilaterali tra Italia e Uzbekistan negli ambiti politico, commerciale-economico, degli investimenti e dell'istruzione. L'onorevole Manlio Di Stefano ha affermato che il rafforzamento della partnership tra Roma e Tashkent è stata una delle priorità che ha perseguito durante i suoi tre mandati come Segretario di Stato alla Farnesina. Ha ricordato con affetto le sue visite a Tashkent nel novembre 2018 e nel luglio 2021, stabilendo rapporti fruttuosi con i colleghi uzbeki.

Il Segretario di Stato italiano ha confermato l'intenzione di tenere nel novembre di quest'anno in Uzbekistan il 2° incontro ministeriale “Italia-Asia Centrale”. È stato inoltre ricordato che il Gruppo di lavoro intergovernativo italo-uzbeko sul commercio, la cooperazione economica, industriale e l'esportazione terranno la loro settima riunione nel 2022 a Tashkent.

Nell'ambito della cooperazione in ambito economico, l'Onorevole Manlio Di Stefano ha sottolineato l'interesse reciproco da parte delle comunità imprenditoriali dei due Paesi, che si esprime in un aumento del fatturato commerciale bilaterale quest'anno del 35%. Il Business Forum, organizzato nel dicembre dello scorso anno, ha svolto un ruolo importante in questo senso.

Il Segretario di Stato ha espresso pieno sostegno alle aspirazioni dell'Uzbekistan all'integrazione con le istituzioni internazionali e regionali, in particolare nel processo di adesione all'Organizzazione mondiale del commercio e alla firma dell'Accordo sul partenariato e sulla cooperazione rafforzati con l'Unione europea.

Durante il Ricevimento di Gala sono stati presentati agli ospiti Leonardo Comucci, Console Onorario dell'Uzbekistan in Toscana e Umbria, recentemente nominato, nonché l'Ambasciatore del Marchio Turistico dell'Uzbekistan in Italia Guya Canino che hanno espresso la loro gratitudine al Governo dell'Uzbekistan per l'onore di rappresentare la Repubblica in Italia e hanno dichiarato la loro disponibilità ad adoperarsi per contribuire alla promozione dei suoi interessi, sviluppando le relazioni bilaterali, anche attraverso l'organizzazione di reciproche visite, presentazioni e altri eventi.

Gli ospiti hanno accolto calorosamente la famosa canzone "Tashkent - Samarcanda" simpaticamente eseguita da Guya Canino in lingua italiana e uzbeka.

La presentatrice del Gran Galà, giovane attrice, ballerina e modella italiana Melissa Caldari, ha letto la poesia "Happy Anniversary, Uzbekistan!" scritta dalla poetessa italiana Regina Resta.

Nell'ambito dell'evento, sono stati organizzati gli stand di presentazione e i tavoli tematici, dove sono stati presentati gli abiti nazionali, i tessuti e l'artigianato dell'Uzbekistan, lo zafferano prodotto dall'azienda uzbeka "BMB Trade Group" insieme all'azienda italiana "Fin Opera", profumeria di marca dell'azienda uzbeka "Begim", nonché le opere del Festival della cultura italo-uzbeka di Aida Abdullaeva.

Ai partecipanti è stato presentato un ricco programma di musiche, canti e danze nazionali uzbeki, opere di musica classica e musica pop moderna uzbeka e italiana eseguite dal gruppo "Istiqlol" (Indipendenza) e dall'artista uzbeko Zhenisbel Piyazov. Liriche famose sono state eseguite anche dal tenore italiano Fabio Andreotti.

Agli ospiti è stata offerta una vasta gamma di piatti della cucina nazionale uzbeka (plov, samsa, parmuda, dulma, chak-chak, halva, ecc.).

Il Ricevimento di Gala è stato organizzato con il supporto e la partecipazione attiva dell'Associazione dei Giovani dell'Uzbekistan in Italia, Camera di Commercio Italia-Uzbekistan, “Enter Engineering”, “Eriell”, “Texnopark”, “Danieli”, “Pietro Fiorentini”, “Terranova”, “BMB Trade Group”, “Eurexport Holding” e “Casale del Giglio”.

Il servizio fotografico della serata è stato curato da Roberta Nardi, Valerio Faccini e Daniele Cama.


L'Ambasciatore dell'Uzbekistan in Italia Otabek Akbarov e il Sottosegretario di Stato del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Manlio Di Stefano 

L'Ambasciatore dell'Uzbekistan in Italia Otabek Akbarov


Melissa Caldari


Sottosegretario di Stato del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Manlio Di Stefano


Regina Resta, Gisella Peana


Da sinistra: Regina RestaMarilisa Palzzone, Gisella Peana 


 

Un ponte d’Arte tra l’Italia e l’Uzbekistan




Giornata dedicata alla creatività presso l’Ambasciata dell’Uzbekistan a Roma dove si sono svolte le premiazioni del Concorso Internazionale d’Arte Uzbekistan - Italia.

Questo evento artistico, degno di nota, si è tenuto per celebrare l’anniversario dei trent’anni di indipendenza dell’Uzbekistan che nel Paese asiatico si festeggia il 1° settembre.

L’eclettica artista Aida Abdullaeva ha ideato l’evento, spinta da una vera e propria passione insieme all’Associazione VerbumlandiArt.

Aida, da sempre messaggera di arte e cultura, si propone di creare collegamenti tra la civiltà uzbeka e quella italiana; è inoltre fondatrice del “Progetto Angeli”, una prestigiosa Associazione Internazionale che unisce artisti di talento con l’intento di creare Festival, mostre e progetti artistici, per sostenere l’arte in ogni sua forma.

La giuria presieduta dall’Ambasciatore dell’Uzbekistan in Italia Otabek Akbarov era composta dal Console Munira Nizamova, dall’artista Aida Abdullaeva, dall’artista Miguel Angel Acosta Lara e dalla presidente di Verbumlandiart-aps Regina Resta, in collaborazione con la docente e avvocatessa Marilisa Palazzone e la docente Claudia Piccinno. Dopo un’attenta analisi di tutte le opere pervenute, valutando tutti gli aspetti caratteristici di ciascuna opera: tecnica, colori, armonia, cromaticità e attinenza al tema, sono stati selezionati solo quattro finalisti della scuola primaria e scuola media e sette artisti adulti, decretando un vincitore assoluto per i minori e uno per gli adulti.

Per la scuola primaria e scuola media è stata decretata vincitrice l’alunna Eleonora Santospago di Chieti; l’attestato di partecipazione è stato rilasciato all’alunno Daniel D’agostino, sempre di Chieti; per il disegno il riconoscimento è stato assegnato ad Alessia Ruobing e a Melissa Fortini di Castelmaggiore (Bologna). Tra gli artisti adulti la vincitrice è stata Emanuela Loscanna; l’attestato di partecipazione è stato conferito a Fernando D’Ospina, Madia Ingrosso, Stefania Siani, Teri Voltini e Daniela Gilardoni.

Nella meravigliosa cornice dell’Ambasciata, ricca di simboli uzbeki, sono state premiate, inoltre, la giovane pittrice Lenora Santospago di Chieti e l’artista Emanuela Loscanna di Lecce. Lenora ha realizzato un disegno carico di significati e simboli tipicamente uzbeki: architetture, decorazioni e cibi che rappresentano perfettamente la fantastica cultura di questo popolo.

Emanuela ha creato un dipinto su tela che rappresenta una ragazza uzbeka in abiti tipici, un’esplosione di colori e di raffinatezza che hanno saputo cogliere l’eleganza di questo popolo.

S.E. l’Ambasciatore dell’Uzbekistan in Italia Otabek Akbarov, durante la cerimonia, ha consegnato la medaglia e la pergamena alle artiste con i sinceri apprezzamenti alle opere e al Concorso che ha unito la cultura uzbeka a quella italiana.

Encomio d’Onore per la designer Melissa Caldari, in arte Melissa Mil, per la collezione di orecchini che ha realizzato dopo un’attenta ricerca sulle tradizioni uzbeke, ricreando le fantasie e i colori per realizzare i suoi gioielli in legno. Il lavoro della giovane designer è state molto apprezzato dall’Ambasciatore che le ha rivolto i suoi complimenti. Al termine della premiazione la stilista Melissa Mil è stata intervista dalla TV Nazionale uzbeka.

Le rappresentanze e gli ospiti intervenuti hanno partecipato con entusiasmo all’evento, dimostrando grande interesse per l’arte italiana e uzbeka.

lunedì 11 ottobre 2021

L'Uzbekistan partecipa al Forum interreligioso del G20 a Bologna


Su invito della Presidenza italiana del G20, l'Ambasciatore dell'Uzbekistan in Italia Otabek Akbarov ha preso parte alla sessione tematica “Fattore religioso in Eurasia: Sfide e Opportunità" nell'ambito del Forum interreligioso del G20 (www.g20interfaith.org), che si è svolto a Bologna.

L'agenda IF20-2021 si basava su 2 obiettivi: continuità nel portare avanti azioni prioritarie con un focus su questioni urgenti; sforzi per arricchire l'agenda attraverso la Presidenza italiana del G20, gli ambienti accademici e culturali.

Il Forum si è svolto con il motto “E’ tempo di guarire”, volto alla necessità di rafforzare la comprensione reciproca tra le religioni. Si sono svolte sessioni plenarie e tematiche, tavole rotonde e seminari su temi quali il ruolo della religione nel superamento delle disuguaglianze economiche nel periodo della pandemia, la salvaguardia dell'ambiente, la promozione dell'educazione e del dialogo tra culture diverse, il rispetto dei diritti umani.

Al Forum hanno partecipato alti rappresentanti dei governi italiano e sloveno, del Parlamento europeo, di alcune organizzazioni internazionali, nonché dei responsabili di organizzazioni regionali e globali di tutte le principali religioni del mondo.

La sessione tematica "Il fattore religioso in Eurasia: sfide e opportunità" è stata presieduta congiuntamente da Andrea Giannotti, Professore dell'Università di Pisa e MGIMO, e Patrizia Paoletti Tangeroni, ex deputata al Parlamento italiano e sono intervenuti l'Ambasciatore dell'Uzbekistan in Italia Otabek Akbarov, l'Ambasciatore dell'Ordine di Malta in Vaticano Antonio Zanarli Landi, il Presidente del Consiglio dei Musulmani del Caucaso Allahshukur Pasha-zade, nonché un rappresentante della comunità musulmana della Russia.

Nel suo discorso l'Ambasciatore dell'Uzbekistan in Italia Otabek Akbarov ha sottolineato che l'Uzbekistan è da tempo conosciuto come un Paese tollerante in cui diverse religioni convivono in pace e armonia, svolgendo liberamente i loro riti religiosi. Nel Paese vivono oltre 130 nazionalità e gruppi etnici appartenenti a 16 religioni e operano 2.276 organizzazioni religiose, di cui 183 non islamiche. È stato evidenziato che lo Stato è il garante dell’osservanza dei diritti dei cittadini e garantisce la pace e l'armonia nella società, creando le condizioni per una vita dignitosa per i cittadini. La politica coerente dell'Uzbekistan in questa direzione è riconosciuta dal popolo e dalla comunità mondiale. In tale contesto, l'attenzione dei partecipanti è stata richiamata sulle misure adottate per garantire la libertà di coscienza in Uzbekistan. In particolare, sono state fornite informazioni dettagliate sulla nuova versione della legge “Sulla libertà di coscienza e sulle organizzazioni religiose” adottata dal Parlamento dell'Uzbekistan nel maggio di quest'anno. È stato sottolineato che nel processo di preparazione della legge, le norme e i requisiti internazionali in questo settore sono stati attentamente studiati e presi in considerazione, in primo luogo la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, il Patto internazionale sui diritti civili e politici, nonché lo statuto del Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite.

E' simbolico che l'agenzia di stampa vaticana "Agenzia Fides" nel suo articolo del 14 luglio di quest'anno abbia sottolineato la presenza di molti aspetti positivi derivanti dalla nuova legge. Fa notare che “questa legge, che copre tutte le religioni in Uzbekistan, pone l'accento sulla libertà di coscienza e chiarisce anche che il Paese è laico e che esiste una netta distinzione tra religione e Stato”.

L'Ambasciatore ha sottolineato che l'Uzbekistan si adopera anche per sostenere l'armonia interreligiosa a livello internazionale. Così, il 12 dicembre 2018, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione speciale "Illuminismo e tolleranza religiosa", che rappresenta l’attuazione pratica dell'iniziativa del presidente dell'Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev, presentata alla 72^ sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel settembre 2017 a New York.

Degno di nota che la risoluzione non solo sia stata sostenuta all'unanimità da tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite, ma che sia stata adottata con la compartecipazione di oltre 50 Paesi. Ciò testimonia l'alto riconoscimento da parte della comunità internazionale della pertinenza e della tempestività dell'iniziativa dell'Uzbekistan.

Inoltre, è diventato tradizionale lo svolgimento del "Forum asiatico sui diritti umani" a Samarcanda, il cui secondo incontro si è tenuto nell'agosto 2020. I principali argomenti di discussione del forum si sono basati sullo sviluppo di una cultura della tolleranza e dell'umanità, sul rafforzamento dell'armonia interreligiosa nella società e la creazione delle condizioni necessarie per la libertà di religione.

Durante la discussione, i partecipanti alla sessione hanno mostrato grande interesse per la presentazione da parte dell'Ambasciatore del modello di armonia interreligiosa creato in Uzbekistan. In particolare, la co-presidente Patrizia Paoletti Tangeroni ha osservato che, nonostante tutte le difficoltà esistenti a livello globale, l'esempio di successo dell'Uzbekistan mostra che un modello di convivenza è possibile anche con la presenza di un gran numero di gruppi etnici e religiosi. Allo stesso tempo, ha accolto con favore la nuova legge adottata nella repubblica e i suoi sforzi a livello internazionale.

Secondo l'ex deputato al Parlamento italiano, oggi l'Uzbekistan vive nella geopolitica internazionale e gioca un ruolo fondamentale. Questo modello funziona proprio al confine con l'Afghanistan, ed è necessario sostenerlo con una cooperazione molto intensa. Allo stesso tempo, ha sottolineato l'importanza del fatto che l'Uzbekistan presti grande attenzione alle questioni educative, compresa l'educazione religiosa. Una tale politica è di grande importanza, perché l'educazione e la formazione alla tolleranza tra i giovani è un'opportunità per vincere finalmente la battaglia per la pace.

Anche Patrizia Paoletti Tangeroni ha sottolineato l'importanza di continuare il dialogo inclusivo nello spazio dell'Eurasia, il continente più grande, dove vive oltre il 70% della popolazione mondiale. Ha suggerito di trovare un modo per istituzionalizzare questo dialogo in una discussione aperta e competente dei problemi in questo settore e dei modi per risolverli.

In questo contesto, la famosa città uzbeka di Samarcanda è stata segnalata come possibile luogo per lo svolgimento di uno dei prossimi incontri.