Alla 75° Mostra d'arte cinematografica di Venezia il 7 settembre alle ore 12:00 presso lo Spazio Italian Pavilion, Cinecittà Luce, Sala Taverana dell'Hotel Excelsior di Venezia avrà luogo l'ottava edizione del "Premio di critica sociale Sorriso Diverso".
Un importante riconoscimento che viene assegnato al film che meglio valorizza i temi sociali e umani.
Il premio, quest’anno in collaborazione con Born To Fly Network, è istituito dall’Associazione UCL (L’Università Cerca Lavoro), Il direttore del premio è Paola Tassone, i produttori sono Diego Righini e Leonardo Jannitti Piromallo, che da anni si occupa di utilizzare lo strumento cinema come valorizzatore di tematiche sociali, portando all’attenzione del pubblico prodotti cinematografici interessanti con messaggi di vita vera che forniscano grandi momenti di riflessione, speranza, rispetto e capacità di ascolto.
Sono sette i film in lizza per il premio, selezionati dal direttore della Mostra del Cinema di Venezia Alberto Barbera e la giuria formata da esperti critici cinematografici che ne decreterà il vincitore. Presidente di Giuria è Catello Masullo, i componenti di giuriasono: Paola Dei, Stefano Carlo Giussani, Franco Mariotti, Massimo Nardin, Rossella Pozza, e Roberta Rabino.
I film in nomina per il Premio sorriso diverso Venezia 2018 sono: "Saremo giovani e bellissimi" di Letizia Lamartire, per aver saputo portare sullo schermo un nuovo tipo di famiglia e aver indagato i particolari rapporti, a volte esagerati, che si instaurano fra madre e figli;
"Un giorno all’improvviso" di Ciro D'Emilio, per aver evidenziato quanto il successo, a volte, possa costare caro e richiedere compromessi; "La profezia dell'armadillo" di Emanuele Scaringi, per aver portato sullo schermo il disadattamento sociale che in molti provano, soprattutto fra le generazioni più giovani, in bilico su un mondo privo di certezze che non è in grado di ascoltarli; "Camorra" di Francesco Patierno, per aver raccontato con coraggio una parte nera della storia italiana, incentrato su Napoli e la criminalità organizzata; "What you gonna do when the world's on fire" di Roberto Minervini, per aver parlato dei problemi di integrazione fra diverse comunità, nello specifico di quella afro-americana; "Isis tomorrow. The lost souls of Mosul" di Francesca Mannocchio e Alessio Romenzi, per aver mostrato agli spettatori la situazione di un Iraq martoriato dalla piaga dell'Isis; e "Soni" di Ivan Ayr, per aver dato risalto alla lotta contro la violenza sulle donne.
Chi tra questi sarà decretato il vincitore? Attediamo la premiazione del 7 di settembre, penultimo giorno della Mostra d'arte cinematografica di Venezia.
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