giovedì 28 novembre 2019

ILLUSTRI PREMIATI ALLA XXXVIII EDIZIONE DEL PREMIO EUROPEO CAPO CIRCEO E OSPITE D’ONORE RINO BARILLARI



Si è svolta giovedì 7 novembre la cerimonia di premiazione dell’elitario Premio Europeo Capo Circeo, conferito a personalità che si sono distinte con elevato prestigio nei diversi campi delle attività culturali e artistiche, diplomatiche e delle relazioni internazionali, imprenditoriali, del management pubblico, della politica.

Quest’anno, la cerimonia di premiazione si è svolta nella calda e affascinante atmosfera dell’artistico e splendido Salone Monumentale della Biblioteca Casanatense, nel cuore del centro storico di Roma.

Il Premio ha come mission la promozione e l’integrazione culturale, sociale, scientifica, economica e politica fra le Nazioni Europee e del Mediterraneo. Inoltre, ha come sua finalità la premiazione di Uomini e Donne Euromediterranei e di altri popoli che, nelle più diverse professioni e arti esercitate, oggi sono impegnati nella riconciliazione e nella pace e nell’edificazione dell’unità della nuova Europa, nel segno del complesso e stratificato simbolo mitologico della “maga Circe”. Simbolo che ben rappresenta le origini della Civiltà Occidentale e anticipa il “recupero” odierno dei suoi albori e del suo veleggiare da Oriente verso Occidente. Origini della comune civiltà che affondano nel tempo ben e molto prima rispetto alla tarda leggenda omerica e esprimono con ancora intatta vivacità e forza il legame profondissimo che lega le sponde della civiltà europea: quelle delle sue origini e quelle della sua espressione odierna. La statuetta in bronzo consegnata agli illustri premiati ha infatti la raffigurazione della maga Circe, ed è stata creata dallo scultore Alessandro Marrone.

Il Premio ha anche celebrato la ricorrenza del 30° dell’abbattimento del muro di Berlino nel ricordo della prima gioventù europea in testa alla quale vi furono i giovani studenti italiani, e in particolare i coraggiosi e eroici Domenico Sesta e Luigi Spina, che realizzarono il “tunnel della libertà” sotto il vallo della DDR (la Germania comunista) ambedue Premio Capo Circeo, e l’eroica Premio Capo Circeo Elena Sciascia, catturata dalla Stasi, seviziata, condannata, rinchiusa nelle prigioni di Pankow, anni dopo morta a Berlino in condizioni di stenti e povertà, totalmente abbandonata alla sua sorte dai governi italiani e della Germania. I loro nomi e le loro azioni storicamente sono alla base degli ideali ispiratori del Premio, assieme a quelli del fondatore Gino Ragno, di cui ricorre il decimo anniversario della scomparsa.

Il Premio Europeo Capo Circeo è diventato nel corso degli anni uno dei più prestigiosi Premi di tutta Europa. Caso ben raro per un premio che non ha mai avuto e non ha committenze e sponsorizzazioni del grande circuito commerciale. Nello scorrere il Tableau storico dei premiati, leggiamo anche tanti nomi di istituzioni, centri e personalità ai vertici del mondo della cultura e delle arti, della diplomazia, del giornalismo e dei media, delle arti e dello spettacolo, della società e della politica, dell’industria e della finanza, appartenenti ai più diversi lidi ed estrazioni, (Tableau Storico su www.premiocapocirceo.it). 

All’inizio della cerimonia, dopo la presentazione da parte della direttrice, dr.ssa Lucia Marchi, dell’enorme patrimonio culturale rappresentato dalla Biblioteca e da quanto essa contiene, il Segretario del Premio, Domenico Cambareri ha innanzitutto rivolto gli auguri di buona salute all’attrice Catherine Deneuve a allo scienziato Edoardo Boncinelli, ambedue nella lista dei premiati. Egli ha quindi delineato sia i tratti salienti della storia del Premio, sia gli obiettivi geopolitici e di federazione statuale che l’azione progettuale portata avanti indica alla commissione e al parlamento dell’UE e ai governi e parlamenti delle Nazioni europee e del contesto pan mediterraneo fino all’Asia centro-orientale. Tutto questo ha come sua premessa il motto: “Sovranità Europea. Pro Eufrasia”. Il futuro dei nostri figli e dei figli dei nostri figli entro un orizzonte i cui contorni dovranno necessariamente avere una profondità geopolitico-economica atta a consentire la salvaguardia della sovranità effettiva e duratura di questi popoli dall’imposizione degli egemonismi delle talassocrazie planetarie, USA e Cina; e la sicura fruizione della libera navigazione negli oceani e mari Atlantico, Artico, Pacifico, Indiano e la sicurezza da offese provenienti dalle profondità marine e dall’alta atmosfera e dallo spazio. 

In questo contesto, entro l’ecumene pan mediterraneo, eufrasico, i progetti dei ponti mediterranei ideati dal prof. Enzio Siviero – del quale è stato proiettato in sala il corto con le sue dirette spiegazioni e illustrazioni – quali nessi delle future comunicazioni intercontinentali, rappresentano la migliore espressione di queste finalità nel doppio senso di vie di comunicazione “interna” tra le regioni di Eufrasia, ossia fra Europa, Asia, Africa: dal Mare del Nord al Sahara centrale e dal Portogallo al confine con il gigante cinese. Dall’altro lato, il prolungamento delle vie di comunicazione, con relazioni pacifiche e aperte, fino a Pechino e dal Sahara centrale a Pretoria. Di questo nuovo mondo, la Russia avrà diritto di farne parte a pieno titolo. 

In riferimento a questa prospettiva geopolitica della rifondazione e dell’allargamento dell’UE, il Prof. Cambareri ha quindi ricordato la presenza e i discorsi degli ambasciatori di Tunisia, Egitto, Algeria, della Federazione Russa presso la Santa Sede, dei rappresentanti diplomatici del Regno Unito e del Regno di Spagna e l’adesione dell’ambasciatore del Marocco nelle ultime edizioni del Premio.

La cerimonia è stata presieduta dal dr. Carlo Sgandurra, dalla presidente della Commissione per l’attribuzione del premio prof.ssa Luisa Gorlani Gambino, dal componente del Comitato d’Onore dr. Furio Ruggiero, con la collaborazione del presidente vicario dr. Enea Franza e dei componenti del Comitato Direttivo dr.ssa Paola Sollenni, dr.ssa Floriana Filippini, avv. Gianluca Marchionne, dai componenti della Commissione del Premio archeologa prof.ssa Stefania Sofra, dr.ssa Giuliana de’ Medici, dr.ssa Elena Repman, scultore Alessandro Marrone (artefice della statuetta simbolo del Premio). Presente il Segretario d’Affari Esteri Dr.ssa Ryma Selatnia, attuale plenipotenziario a capo dell’Ambasciata d’Algeria.

Si è quindi proceduto all’assegnazione dei premi e all’ascolto delle laudatio e delle loro allocuzioni: al Direttore del TG 2 dr. Gennaro Sangiuliano, al Presidente dell’Università della Pace/ONU di Roma, prof. Gianni Cara, all’alto funzionario del Tesoro/MEF, “madame debito”, dr.ssa Maria Cannata, al Directeur du Centre National de la Recherche en Archéologie en Algérie (CNRA) Prof. Toufik Hamoum. 

Sono, inoltre, pervenuti i messaggi da parte degli impossibilitati a partecipare: Catherine Deneuve, ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata, dr. Giuseppe Bono (A.D. Fincantieri) e il rettore prof. Giuseppe Novelli. Saluti dei componenti degli Organi del Premio Europeo Capo Circeo (PECC) non presenti, fra i quali per il Comitato d’Onore: gen. Mario Palombo, Presidente, prof. Umberto Leanza, prof.ssa Maria Giovanna Biga, rettore eCampus prof. Enzo Siviero, rappresentato dall’arch. Patrizia Berardi, dr. Silvano Moffa, prof. Mario Scaffidi Abbate.

Ospite d’onore della cerimonia il già premiato Capo Circeo Rino Barillari, lo spumeggiante fotoreporter fra i più famosi al mondo, denominato il Re dei “Paparazzi”, reduce da un’importante mostra fotografica al MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, dedicata alla carriera del fotoreporter della “dolce vita”, che ha raccontato alcuni tra i più significativi aneddoti della sua esperienza professionale, con un tocco di rimpianto per l’ormai scomparsa movida della famosa via Veneto che negli anni ’60 era il ritrovo per eccellenza dei grandi divi di Hollywood e nostrani.

Alla vigilia della premiazione è stato reso noto sul sito (www.premiocapocirceo.it) il contenuto del messaggio inviato ai già “Capo Circeo” Presidente uscente della Commissione Europea Juncker e Presidente subentrante Ursula von der Leyen, e quello della lettera inviata al Presidente del Consiglio dei ministri italiano e ad altre autorità nazionali. 

Al termine della manifestazione agli ospiti è stato offerto un vin d’honneur e hanno potuto degustare i prelibati vini dell’Azienda Vitivinicola “Sancarraro” della famiglia Anselmi, che coltiva vigneti da generazioni e produce uve di pregiata qualità. L’Azienda “Sancarraro” ha vitigni in Sicilia, nei territori di Marsala, Petrosino e Mazara del Vallo, tra i più grandi al mondo per quantità d’uva conferita e ricchezza di viti presenti.

L’intera cerimonia è stata immortalata dal fotografo Claudio Martone, mentre le riprese video sono state curate da David Cardarelli dello Studio Monolite.





 
 


Dr. Gennaro Sangiuliano direttore del TG2

Furio Ruggiero, Enrico Iacometti e la premiata la d.ssa Maria Cannata (Alto Funzionario del Tesoro/MEF)

Il premiato Prof. Gianni Cara (Università della Pace/ONU di Roma), Floriana Filippini, Enea Franza

Furio Ruggiero, Alessandro Marrone, Domenico Cambareri, Elena Repman

S.E. Imed Selatina (Chargé d’Affaires f.f. dell' Ambasciata d'Algeria), il premiato Prof. Toufik Hamoum (Directeur du Centre National de la Recherche en Archéologie en Algérie), Stefania Sofra, Alessandro Marrone, Enea Franza

Lucia Marchi, Luisa Gorlani, Furio Ruggiero, Enea Franza

Lucia Marchi, Luisa Gorlani, Furio Ruggiero, Enea Franza, Domenico Cambareri

Lucia Marchi, Luisa Gorlani, Furio Ruggiero, Enea Franza

Lucia Marchi, Luisa Gorlani, Furio Ruggiero, Enea Franza

Rino Barillari

Gianni Cara, Maria Cannata, Gisella Peana, Enea Franza, Naly Yang, Furio Ruggiero, Elena Repman

Paola Sollenni, Floriana Filippini, Gisella Peana, Domenico cambareri, Alessandro Marrone

Gisella Peana (Addetta Stampa Premio Europeo Capo Circeo)

venerdì 22 novembre 2019

All’Avvocatura Generale dello Stato verrà presentato il libro ‘Le ragioni della nuova politica - per l’Italia che vuole crescere’, ideato da Sara Iannone a cura della giornalista Francesca Zema.



Mercoledì 27 novembre, alle ore 17,30, all’Avvocatura Generale dello Stato verrà presentato il libro ‘Le ragioni della nuova politica - per l’Italia che vuole crescere’, a cura della giornalista Francesca Zema, edito da Diabasis nella collana Montefalcone. E' una raccolta di saggi ad opera di 32 nomi della politica, delle istituzioni, dell’economia e della cultura.

“Voglio ringraziare sinceramente tutti gli autorevolissimi autori di questa antologia - dichiara Sara Iannone, presidente dell’associazione culturale ‘L’Alba del Terzo Millennio’, ideatrice del libro - li ringrazio uno ad uno perché senza di loro questo progetto non avrebbe mai preso corpo. La chiarezza, la sincerità, la passione e la competenza con cui hanno espresso le proprie riflessioni, dimostrano ancora una volta amore per il nostro Paese, impegno e dedizione nel voler contribuire al suo sviluppo assecondandone e indirizzandone i mutamenti, sempre nel perseguimento del bene comune!”.

Alla luce delle sfide più urgenti che il nostro Paese deve ancora affrontare in ambito politico, economico, culturale, tecnologico, scientifico e sociale, le riflessioni proposte dagli autori, ciascuno secondo la propria competenza professionale o sensibilità personale, offrono una visione e una via per trovare il futuro migliore per la nostra Italia.

I temi toccati sono numerosi e diversi, dal senso della democrazia al significato di “potere”, dall’economia nazionale alla difesa, dai “nuovi” significati di sovranità popolare e di populismo al futuro dell’Europa. Si parla di geopolitica e di globalizzazione ma anche di tecnologia, ricerca e ambiente.

“Le ragioni che giustificano la necessità della nascita di una nuova politica - prosegue il presidente Iannone, sembrano essere davvero molte, come emerge dagli interventi dei nostri autori, e per questo è necessario lavorare e impegnarci tutti affinché una nuova politica, mossa da queste ragioni e animata dai valori fondamentali, venga finalmente alla luce per restituire all’uomo la sua centralità”.


Sara Iannone

martedì 5 novembre 2019

RITORNA IL 7 NOVEMBRE LA XXXVIII EDIZIONE DEL PREMIO EUROPEO CAPO CIRCEO



Ritorna giovedì 7 novembre il prestigioso Premio Europeo Capo Circeo. Quest’anno la cerimonia di premiazione si terrà dalle ore 16 alle ore 19 presso il Salone Monumentale della Biblioteca Casanatense, in via S. Ignazio n. 52 nel cuore del centro storico di Roma. 

Il Premio ha come mission la promozione e l’integrazione culturale, sociale, scientifica, economica e politica fra le Nazioni Europee e del Mediterraneo. Inoltre, ha come sua finalità la premiazione di Uomini e Donne Euromediterranei e di altri popoli che, nelle più diverse professioni e arti esercitate, oggi sono impegnati nella riconciliazione e nella pace e nell’edificazione dell’unità della nuova Europa, nel segno del complesso e stratificato simbolo mitologico della “maga Circe”. Simbolo che ben rappresenta le origini della Civiltà Occidentale e anticipa il “recupero” odierno dei suoi albori e del suo veleggiare da Oriente verso Occidente. Origini della comune civiltà che affondano nel tempo ben e molto prima rispetto alla tarda leggenda omerica e esprimono con ancora intatta vivacità e forza il legame profondissimo che lega le sponde della civiltà europea: quelle delle sue origini e quelle della sua espressione odierna. La statuetta in bronzo che viene consegnata agli illustri premiati ha infatti la raffigurazione della maga Circe, ed è creata dallo scultore Alessandro Marrone.

Il Premio Europeo Capo Circeo è diventato nel corso degli anni uno dei più prestigiosi Premi di tutta Europa. Oltre 400 istituzioni e personalità del mondo della cultura, della diplomazia, del giornalismo e dei media, delle arti e dello spettacolo, della società e della politica, dell’industria e della finanza, appartenenti ai più diversi lidi ed estrazioni, hanno ricevuto l’ambito premio (Tableau Storico su www.premiocapocirceo.it ).

In questa XXXVIII edizione riceveranno il premio: per la sezione Archeologia, il Centre National de Recherche en Archéologie di Algeri; per l’Arte, L’Académie de France à Rome; per l’Astronomia, Antony Brow della Leiden University; per la sezione Cinema e Televisione, la diva Catherine Deneuve, Ambasciatrice dell’UNESCO; per la Diplomazia e Relazioni Internazionali, l’Ambasciatore Giulio Terzi Di Sant’Agata, già Ministro degli Esteri, e il Prof. Gianni Cara dell’Unipace ONU; per la Dirigenza Pubblica la Dr. Maria Cannata del MEF; per la Genetica, il Prof. Edoardo Boncinelli
e e il Prof. Giuseppe Novelli, 
Rettore Uniroma 2 Tor Vergata; per la Grande Industria Europea, il Dr. Giuseppe Bono A.D. Fincantieri; per la Poesia, Durs Grünbein della Kunstakademie di Dusseldorf; per la Politologia e Storia, Herfried Munkler della Humboldt Universität di Berlino; per la sezione Televisione e Media, Dr. Gennaro Sangiuliano, Direttore del TG2.

Il Comitato d’Onore del Premio è presieduto da Mario Palumbo ed è costituito da: Umberto Leanza, Giovanna Biga, Domenico Benedetti Valentini, Rino Caputo, Enrico Iacometti, Marcello Lattuada, Dante Maffia, Silvano Moffa, Furio Ruggiero, Mario Scaffidi Abbate, Augusto Sinagra, Enzo Siviero. La Commissione per l’attribuzione del PECC è presieduta da Luisa Gorlani Gambino, Giuliana de’ Medici, Alessandro Marrone, Elena Repman, Raffaele Scirè, Flavia Silvestroni e Stefania Sofra. Nel Consiglio Direttivo, presieduto da Carlo Sgandurra abbiamo il Copresidente Enea Franza; Gianluca Marchionne per le Relazioni Istituzionali Esterne e Stampa; Paola Sollenni, Organizzazione e Cerimoniale; Mario Cultrera, Francesca Pietropaolo, Corrado Rendo, Floriana Filippini e il Segretario Domenico Cambareri. 

Durante la cerimonia sarà proiettato un corto esclusivo del Rettore Prof. Enzo Siviero, uno dei maggiori progettisti mondiali, sui grandi ponti sul Mediterraneo che uniranno Europa, Africa e Asia nella nuova realtà di "Eufrasia", affrancandoci da USA e Cina.

Ospite sarà il già premiato Capo Circeo Rino Barillari, lo spumeggiante fotoreporter fra i più famosi al mondo, denominato il Re dei “Paparazzi”, reduce da un’importante mostra fotografica al MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, dedicata alla carriera del fotoreporter della “dolce vita”. 

Il Premio Europeo Capo Circeo (PECC) interpreta la scelta della sede della manifestazione come fattore d’importanza primario. Questa edizione si svolge in una location di rilevanza storica e di un fascino e bellezza straordinaria: la Biblioteca Casanatense. Fondata nel 1701 conserva un patrimonio di circa 400.000 volumi. Fu istituita dai padri domenicani del Convento di S. Maria sopra Minerva a Roma come biblioteca di pubblica utilità, per volere del cardinale Girolamo Casanate (1620-1700). Dopo essere stata amministrata dal Ministero della Pubblica Istruzione la biblioteca è divenuta dal 1975 organo del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Progettato dall’architetto Antonio Maria Borioni e inaugurato il 3 novembre 1701, il Salone fu appositamente ideato, su disegno iniziale di Carlo Fontana, come una nuova struttura che doveva contenere il maggior numero possibile di volumi. Esso rappresenta uno dei primi esempi di moderna architettura bibliotecaria, come è evidente dalla sua forma e dalle sue dimensioni, dalla disposizione in alto delle finestre per non interrompere la tramatura degli scaffali, e dal fatto che gli armadi siano parte integrante delle pareti. La disposizione dei lati lunghi, e quindi degli ordini maggiori delle finestre, è nord-sud, contravvenendo ai dettami del De architectura di Vitruvio, per ottenere una illuminazione il più possibile omogenea per tutto l’arco della giornata, e facilitata dalle grandi scanalature sul soffitto bianco, e dal conseguente effetto di rifrazione luminosa. Negli anni successivi il ‘vaso’ fu ornato con oggetti e opere d’arte, come era usanza in quel tempo, identificandosi la biblioteca non soltanto nel concetto di collezione libraria, ma anche in quello di raccolta museale. All’estremità della vasta aula, scaffalata dal pavimento al soffitto con splendide strutture lignee interrotte da un ballatoio, fu posta la statua del cardinale realizzata nel 1708 dallo scultore Pierre Le Gros, in alto fu collocato il busto in terracotta di S. Tommaso, eseguito da Bernardino Cametti (1682 - 1736). Attuale Direttore della Biblioteca è la Dr.ssa Lucia Marchi del MIBACT.

Al termine della cerimonia sarà offerto agli ospiti un aperitivo e potranno degustare i prelibati vini dell’Azienda Vitivinicola “Sancarraro” della famiglia Anselmi che coltiva vigneti da generazioni, e produce uve di pregiata qualità. L’Azienda “Sancarraro” ha vitigni in Sicilia, nei territori di Marsala, Petrosino e Mazara del Vallo, tra i più grandi al mondo per quantità d’uva conferita e ricchezza di viti presenti.

L’intera cerimonia sarà immortalata dal fotografo Claudio Martone, mentre David Cardarelli si occuperà delle riprese video.


Biblioteca Casanatense


Biblioteca Casanatense


Biblioteca Casanatense