venerdì 29 aprile 2022

Il 27 aprile Renato Rascel avrebbe compiuto 110 anni, Elisabetta Castiglione lo ricorda in un libro



Per il 110ecimo anniversario della nascita di Renato Rascel, Elisabetta Castiglioni ha dedicato un libro: "Renato Rascel, un protagonista dello spettacolo del Novecento". 

Renato Rascel è stato n grande artista che ha contribuito a innovare col suo linguaggio e la sua poetica un significativo pezzo di storia dello spettacolo italiano di quel periodo.

Autore originale, interprete raffinato e inconfondibile cantante, Renato Rascel seppe creare nelle sue imprevedibili performance un personalissimo stile, giocoso e riflessivo, incanalato sul fil rouge del surrealismo. 

In libreria, e sulle principali piattaforme digitali potrete trovare il saggio che ne ricostruisce in dettaglio l’arte attraverso un viaggio contestuale nella storia dello spettacolo italiano.

Elisabetta Castiglioni, che oltre 20 anni fa ne ha ricercato le tracce per archivi pubblici e privati, lo ricorda ora con questo lavoro, convinta che la scrittura creativa rasceliana sia ancora attuale ed estremamente comunicativa. 


Il libro, pubblicato da Iacobelli editore, è un itinerario critico attraverso la genesi e i retroscena delle sue opere e performance in grado di farne emergere la poetica e l’unicità. Forte di un inequivocabile stile e del suo talento di “one man show”, l’eclettico Rascel si è districato con nonchalance tra avanspettacolo, rivista, commedia musicale, prosa, cinema, televisione, musica leggera, materie differenziate di ogni capitolo di questo libro. Il suo personaggio stralunato e fanciullesco ha attraversato i più diversi generi dello spettacolo, instaurando un dialogo immediato col pubblico e spaziando dall’umorismo del “Corazziere” alla poetica dell’assurdo di Beckett e Jonesco, dalle commedie musicali di Garinei e Giovannini a canzoni “evergreen”, prima fra tutte "Arrivederci Roma".


In questa ragionata biografia artistica, dove spiccano anche interessanti progetti inediti, ne si possono ripercorrere analiticamente le varie tappe per cogliere la misura della sua grandezza.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

XV Festival Internazionale della Cinematografia Sociale "Tulipani di Seta Nera" dal 5 all' 8 maggio 2022

Da sinistra: Gianfranco Pannone, Janet De Nardis, Grazia Di Michele, Lorena Bianchetti, Paola Tassone, Diego Righini



La XV Edizione del Festival "Tulipani di Seta Nera" si svolgerà dal 5 all'8 maggio presso il The Space Cinema Moderno di Piazza della Repubblica a Roma, dove mercoledì 27 aprile si è tenuta la conferenza stampa in cui sono stati presentati i finalisti che si contenderanno la XV edizione del Festival Internazionale della Cinematografia Sociale Tulipani di Seta Nera, nonchè le Giurie che assegneranno i premi per le diverse sezioni in concorso.

All'incontro hanno partecipato, oltre al Presidente del Festival Diego Righini, i direttori artistici Paola Tassone (Cortometraggi), Grazia Di Michele (#SocialClip), Janet De Nardis (Digital Serie) e Gianfranco Pannone (Documentari); il responsabile della Sezione Estera Dundar Kesapli; Massimo Bonelli (Presidente Giuria #SocialClip), Noemi Serracini e Mariella Nava (Giuria #SocialClip), Erik Jozsef (Presidente Giuria Documentari), Catena Fiorello e Fulvio Firrito (rispettivamente Presidente e Vice Presidente Giuria Cortometraggi), Eleonora Ivone, Teresa Razzauti e Laura Bortolozzi (Giuria Cortometraggi), Angelica Massera e Luca Vecchi (rispettivamente Presidente e Giurato della Giuria Digital Serie). Presente anche Lorena Bianchetti, che su Rai2 condurrà il Galà Televisivo nel corso del quale saranno premiati i vincitori di questa edizione.

"Attraverso le immagini - spiegano gli organizzatori - si vuole rappresentare non il semplice racconto di una diversità, ma l'essenza stessa della diversità e della fragilità, delle persone e dei luoghi, valorizzandone i molteplici aspetti ed esprimendoli attraverso l'arte cinematografica, che da sempre ha dato voce alle lotte per l'ecologia e l'emarginazione, con pensieri, opinioni e sentimenti. La principale 'mission' del festival è creare una nuova società solidale, una comunità sensibile e integrata che impari a sostenere i più deboli e a rispettare l'ambiente che la circonda".

Realizzato dall'associazione di promozione sociale "Università Cerca Lavoro", su idea di Paola Tassone, il Festival promuove il lavoro di autori provenienti dall'Italia e dall'estero che, attraverso le immagini, rappresentano non il semplice racconto di una diversità, ma l'essenza stessa della diversità e della fragilità, delle persone e dei luoghi, valorizzandone i molteplici aspetti ed esprimendoli attraverso l'arte cinematografica, che da sempre ha dato voce alle lotte per l'ecologia e l'emarginazione, con pensieri, opinioni e sentimenti. Un Festival della transizione ecologica e sociale, la cui principale "mission" è quella di creare una nuova società solidale, una comunità sensibile ed integrata che impari a sostenere i più deboli e a rispettare l'ambiente che la circonda. Partner istituzionali e culturali della manifestazione sono il Ministero della Cultura, il Ministero della Transizione Ecologica, la Regione Lazio, Rai Cinema Channel e Rai per il Sociale, Roma Lazio Film Commission, ANAC, Ordine degli Psicologi del Lazio, AMNIL, ASVIS, ENIT, ENS, INAIL e Fondazione Univerde.


© RIPRODUZIONE RISERVATA


martedì 19 aprile 2022

In Uzbekistan il Festival del folclore “Boysun Bahori”


Dal 7 all'8 maggio si svolgerà nel villaggio di montagna di Padang, nel distretto di Boysun, in Uzbekistan, il tanto atteso festival del folclore “Boysun Bahori”.

Il nome, che in uzbeko significa “primavera di Boysun”, è attribuito al fatto che si svolge in questo periodo dell’anno nel quale la zona di Boysun è particolarmente bella poiché le montagne circostanti sono completamente coperte di verde e tutti i prati fioriti.

Il Festival è organizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura dell'Uzbekistan, il Governatorato della Regione di Surkhandarya e una serie di organizzazioni culturali e mediatiche.

Parteciperanno oltre 200 rappresentanti di gruppi folcloristici, espressione delle culture e tradizioni popolari, che si esibiranno con costumi, canti, musica, competizioni di lotta, vari giochi tipici e non mancheranno infine le creazioni artigianali e la deliziosa cucina uzbeka. 

Lo svolgimento del prestigioso Festival rappresenta un valore unico, un significato profondo e un ricco patrimonio culturale, testimoniato anche dal fatto che nel 2001 Boysun è stata registrata dall'UNESCO come “la perla del patrimonio culturale orale e spirituale”.

Al termine della manifestazione verranno premiati i migliori gruppi folcloristici. 

Lo scopo di questo festival è quello di raccogliere e presentare il patrimonio del passato, sempre accuratamente conservato in tutto l’Uzbekistan con valori profondamente radicati nella tradizione di un intero popolo e che contribuiscono all’identità concettuale di nazione.