L’emergenza contraffazione va in scena a Montecitorio. Per la prima volta, la Camera dei Deputati ospita uno spettacolo di teatro civile dedicato ai “falsi”, a testimonianza di un’urgenza sociale ed economica che deve essere contrastata partendo dalla cultura della legalità e dal consumo consapevole.
“TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO”, il primo spettacolo di teatro civile anticontraffazione mai realizzato, interpretato da Tiziana Di Masi, sarà rappresentato a Roma, nella sala della Regina di Palazzo Montecitorio, martedì 26 maggio con inizio alle ore 16.30. L’organizzazione è a cura di Camera Eventi. Ingresso su invito. Sarà presente l’on. Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera dei Deputati.
Si tratta dell’81.ma replica per lo spettacolo, che ha debuttato il 4 ottobre 2013 a Venezia (teatro Goldoni), per poi essere rappresentato nelle principali città italiane tra teatri, piazze, convegni e spiagge. La rappresentazione nei massimi ambiti istituzionali costituisce un traguardo e, al tempo stesso, un punto di partenza per un'azione più efficace contro la contraffazione, partendo dai concetti contenuti in “TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO”. La repressione c'è, ma non può bastare. La risposta all'economia illegale delle mafie, che gestiscono il business dei “falsi”, deve partire “dal basso”, tutelando attraverso il consumo consapevole quelle produzioni che creano ricchezza diffusa e lavoro regolare. È un messaggio che dalla società sale alla politica, affinché sia in grado di tutelare i consumatori approvando leggi che impongano informazioni corrette sui prodotti e che difendano, partendo dall'Europa, il nostro marchio più contraffatto: il made in Italy.
Tiziana Di Masi, tuttora in scena con Mafie in pentola. Libera Terra, il sapore di una sfida (185 repliche in quattro anni), indaga per la prima volta, con il suo teatro civile e d’impegno sociale, il business della contraffazione a 360 gradi, gli ambiti in cui il “falso” prospera (agroalimentare, moda, farmaceutica, meccanica, audio/video ecc) e assicura utili alle mafie che lo gestiscono.
“Le oltre ottanta repliche già rappresentate di TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO”, afferma Tiziana Di Masi, “hanno moltiplicato il consenso a un’iniziativa di cui finalmente si sente necessità. Con questo spettacolo voglio comunicare i danni sociali causati dalla più subdola e redditizia attività delle mafie. È subdola perché mascherata da una presunta accettabilità sociale che va invece scardinata alla base, comunicando alle persone che comprano il falso perché non lo ritengono un fatto grave, oppure perché sono convinti di dare un aiuto a chi lo vende – ultimo anello della catena, vittima del commercio di falsi –, chi ci guadagna davvero: le mafie”.
Ideato e scritto dal giornalista Andrea Guolo, il progetto TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO semina cultura della legalità partendo dal confronto con un pubblico consapevole per trasmettere il senso del Made in Italy non solo nell’ottica economica o in termini di valorizzazione di brand, ma anche come scelta di campo per difendere il valore della comunità, la salute, la sicurezza dei consumatori, la legalità. Obiettivi condivisi da un gruppo sempre più vasto di soggetti istituzionali, a partire da coloro che hanno deciso di sostenerne la produzione: Regione del Veneto-Assessorato all’Agricoltura e Tutela del Consumatore, tavolo congiunto Sistema Moda Veneto e principali Associazioni dei consumatori del Veneto. A questi si sono aggiunti importanti patrocini nazionali e internazionali: Commissione Europea, Ministero dello Sviluppo Economico, Anci, Indicam, Agenzia delle Dogane, Ancc/Coop, Cgil, Cisl, Uil, Libera, Arci, Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano Dop, Confartigianato Imprese, Cna Federmoda, Confcommercio, Confesercenti, Ordine Nazionale dei Giornalisti, Grana Padano Dop.
La produzione, diretta dal Centro di produzione vicentino La Piccionaia, è l’esito di un percorso artistico complesso, frutto di un lavoro d’inchiesta approfondito. TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO pone l’accento sulla nocività per la salute della quasi totalità degli oggetti contraffatti – dai giocattoli all’abbigliamento fino ai prodotti alimentari e ai farmaci – e sull’esistenza di una “filiera del dolore” di cui ciascun cittadino/consumatore diviene parte (e complice) nel momento in cui sceglie di acquistare un bene contraffatto, alimentando il business delle mafie che su di esso prosperano. Inoltre questo progetto pone l’accento sul danno economico diretto che impatta sulle comunità. Il giro d’affari della contraffazione, che soltanto in Italia è stimato a 6,5 miliardi di euro, sottrae infatti 110 mila posti di lavoro regolari all'anno e, nel mondo, costringe 115 milioni di bambini sotto i 14 anni a lavorare invece di andare a scuola.
Nelle piazze italiane, nelle aziende e nei teatri, nei luoghi del confronto sociale ed economico del Paese, si stanno consumando, attraverso lo spettacolo, veri e propri processi di informazione e sensibilizzazione. Attraverso la forza divulgativa ed emozionale di una proposta teatrale dal taglio ironico, pungente, ma vero, TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO coinvolge consumatori, imprenditori, forze sociali e istituzioni sull’urgenza di un intervento mirato alla soluzione di un fenomeno che ha ripercussioni sociali sempre più pesanti. Un’opera che parla alle coscienze, perché acquistare un falso significa finanziare le mafie, affossare l’economia e distruggere lavoro regolare.
PROSSIME DATE
11 giugno: Gubbio (Pg)
12 giugno: Caorle (Ve)
13 giugno: Padova
14 giugno: Lusia (Ro)
27 giugno: Baveno (Lc)
Info: www.tuttofalso.org