Arte e architettura del paesaggio con l’obiettivo di far conoscere e diffondere il concetto di biofilia e biodiversità vegetale. Dal 18 al 20 settembre, all’interno del Parco dei Daini di Villa Borghese a Roma, torna il tradizionale appuntamento con "La Conserva della Neve", arrivata alla sua tredicesima edizione, mostra-mercato florovivaistica che ospita esclusivamente vivai da collezione scelti tra i migliori del panorama italiano ed europeo. Personaggi internazionali tra artisti, studiosi e architetti del paesaggio, animeranno la kermesse che parla al mondo del verde, con oltre 120 espositori che arriveranno a Roma da tutto il mondo. Per tre giorni il verde sarà protagonista: si potranno acquistare piante, trovare tutte le novità del settore e scambiare informazioni difficilmente reperibili nei circuiti tradizionali così da rendere questa manifestazione un evento unico in Italia e in Europa.
Anche quest’anno la manifestazione introdurrà una serie di tematiche coinvolgenti sia nel campo botanico che in quello strettamente paesaggistico.
Le ultime quattro edizioni hanno creato un ottimo e costruttivo rapporto tra la manifestazione e il Comune di Roma rappresentato dalla Soprintendenza Beni Culturali (Direzione Ville e Parchi Storici) e il Servizio Giardini.
Questa collaborazione si concretizza ogni anno nella fornitura annuale delle specie storiche di bulbose, erbacee ed arboree per i Giardini Segreti da parte della manifestazione e nelle visite guidate dal personale comunale ai Giardini Segreti per i visitatori della mostra.
Ciò grazie alla passione e alla coraggiosa caparbietà delle sue socie fondatrici Maria Cristina Leonardi, Agronomo Paesaggista, e Lusi Nesbitt, Presidente dell'Associazione nonché Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.
L’artista del suono palermitano Alessandro Librio presenterà al pubblico della mostra un’istallazione di arte contemporanea “ecosostenibile” unica e straordinaria intitolata “Music for the Queen” con la partecipazione eccezionale delle api.
Quale relazione ci sia tra musica, api e la mostra è presto svelato: le api rappresentano i più importanti difensori della biodiversità vegetale. Infatti, raccogliendo il nettare dai fiori, esse trasportano il polline su piante diverse assicurandone l’impollinazione incrociata. In che modo riescano a compiere il loro lavoro e allo stesso tempo suonare un pianoforte resta un mistero che il pubblico della mostra potrà capire solo assistendo all’installazione sonora, dimostrazione che arte e natura non sono poi così distanti.
Al centro di un labirinto circolare composto di piante mellifere, progettato dall’Architetto del Paesaggio Francesco Fornai, sarà posizionato un pianoforte che, sollecitato dalle api ,creerà un suono continuo e omogeneo: una sorta di pedale fatto di armonici naturali che si mescolano fra loro attraverso un sistema di vibrazione per simpatia (amplificato da degli speakers a contatto applicati direttamente sul pianoforte). Questo è possibile solamente lasciando costantemente libero il pedale di risonanza e posizionando l'arnia contenente circa 70/100.000 api all'interno del pianoforte.
Il pianoforte collocato all'interno di un gazebo in tulle appositamente realizzato, sarà accessibile soltanto dai performer che utilizzeranno delle tute integrali da apicoltore; il pubblico potrà assistere disponendosi lungo il labirinto. All'interno del gazebo saranno presenti piante che permetteranno alle api di svolgere normalmente la loro attività.
L'installazione avrà la durata di 3 giorni consecutivi (18, 19, 20 settembre). Durante questi 3 giorni alcuni artisti provenienti da varie esperienze musicali come il Jazz o la Musica Contemporanea tra cui Ornella Cerniglia, Giuseppe Burgarella, Stefania Orsola Garello, Lelio Giannetto e lo stesso Alessandro Librio interagiranno con l’installazione, realizzando 2 performance al giorno.
Le performance avranno luogo alle ore 12:00 e alle ore 15:00 di ogni giorno, orario in cui le api sono più laboriose. Ogni performance avrà la durata di 30-40 min. in cui l’artista farà uso dei feromoni naturali indirizzando le api su alcune corde specifiche del pianoforte 5 min. prima dell'inizio dell’esibizione.
Non è il caso di preoccuparsi per i performer che, al posto della tradizionale divisa da concerto, utilizzeranno tute da apicoltore integrali e guanti in lattice.
La Rosa, fiore di cui non ci si stanca mai di elogiarne le molteplici virtù e la bellezza, sarà una delle grandi protagoniste dell’evento. Nei tre giorni di mostra sarà possibile ammirare la nuova varietà italiana frutto dell’ibridazione di Rolando Zandri tra i più grandi esperti a livello internazionale. “Villa Borghese”, in onore del luogo dove si svolge la manifestazione, sarà il nome di questo nuovo e unico esemplare che il pubblico potrà apprezzare in anteprima vistando "La Conserva della Neve".
Al “battesimo” della rosa sarà presente, oltre a Zandri e al suo collaboratore Davide Dalla Libera, anche un parterre di esperti rodologhi e personalità istituzionali. Madrina d’eccezione Cristina Comencini, romana, amata e conosciuta da tutti non solo come regista e come scrittrice ma anche per il suo impegno sulle questioni femminili (è tra le fondatrici dell’associazione Snoq Se non ora quando) e particolarmente affezionata al Parco dei Daini di Villa Borghese.
Conferenze e presentazioni di libri si susseguiranno durante i tre giorni e avranno luogo nel padiglione marocchino delle conferenze “Makhzen”, messo a disposizione dall’organizzazione della mostra e situato nel grande rettangolo di terra battuta al centro dell'area espositiva, fiancheggiato dalle installazioni paesaggistiche.
Venerdì 18, il compositore Alessandro Librio esporrà in un’agile conferenza, il proprio percorso compositivo che ha dato origine all’istallazione sonora “Music f the Queen”.
Sabato 19, Rolando Zandri racconterà la sua lunga esperienza di ibridatore e rodologo, soffermandosi in particolare sulla nuova varietà di sua creazione “Villa Borghese”. Sarà sostenuto dal suo collaboratore Davide Dalla Libera, da Cristina Comencini, madrina della rosa, e da Lucilla Zanazzi che condurrà la conversazione.
Per riconoscere l’importanza che l’Italia ha avuto nel tempo nell’attività di ibridazione delle rose, il germanista inglese appassionato di giardinaggio Andrew Hornung, presenterà il libro “Le rose italiane” l’unico finora che racconti la storia delle rose allevate in Italia dal 1800 ad oggi.
Sempre in onore della rosa, il giornalista Giuseppe Rescifina presenterà il suo libro "Dante e la Tuscia. Personaggi, luoghi, simboli e un'ipotesi suggestiva" soffermandosi in particolare su la “candida Rosa” descritta nel Paradiso e interpretata come emblema dell’Amore celeste. Infatti la rosa simboleggia il centro, la verità, il cuore, l'eros mistico ("eros" è l'anagramma di "rose" in francese, la lingua colta usata per secoli dagli studiosi e parlata nelle corti).
E ancora rose nel libro: “Le rose di Cleopatra. Una passeggiata per i giardini della storia” di Holger Lundt Edizioni Apeiron, che illustra il particolare legame che, nel corso dei secoli, è venuto a instaurarsi tra alcuni grandi personaggi e qualche fiore o pianta. Holger Lundt ci parla dunque, per esempio, di Cleopatra e Napoleone Bonaparte, di Clodoveo I e Alessandro Magno, di Giuba II e Isabella di Castiglia mettendone in rilievo la predilezione per una o più creature vegetali e arrivando persino a chiedersi se una simile passione non abbia inciso sulle loro decisioni e influenzato così il divenire della storia.
Con l’ausilio di una scrittura sobria e incisiva, l’autore inserisce ogni personaggio nell’ambito della propria epoca fornendo inoltre ai lettori una concisa ma esauriente descrizione delle principali caratteristiche morfologiche e botaniche delle piante e dei fiori che ne suscitarono l’entusiasmo. Il risultato è costituito da un testo gradevole e talvolta sorprendente, dal momento che Lundt si dimostra in grado di raccontare e porre efficacemente a confronto mondi e discipline all’apparenza assai distanti.
Domenica 20, Monica Sgandurra Architetto e docente di Architettura del Paesaggio all’Università La Sapienza di Roma assieme a Daniela Amenta, giornalista de L’Unità e bravissima giardiniera, presenteranno ciascuna il libro dell’altra. “Cakegarden- Esplorazioni tra dolci e giardini” di Monica Sgandurra ci guida in un vagabondaggio intellettuale che unisce cultura, paesaggi, giardini e naturalmente dolci, culminante con la sua ricetta preferita della delizia che ha fatto da filo conduttore nel racconto.
“La ladra di piante” di Daniela Amenta, tecnicamente un giallo, racconta, attraverso la città di Roma, una grande storia collettiva che trascende le singole storie raccontate. Pagine molto vive sono dedicate all’amore per le piante della protagonista. Il suo riempirsi la terrazza delle piante più diverse e prendersene cura in maniera totalizzante è il modo per riscattare la solitudine ed il mutismo sociale di cui è inconsapevolmente vittima. L’autrice afferma che questo romanzo parte da una sua suggestione soddisfatta grazie all’edizione 2011 della "Conserva della neve". Cercava da mesi un’aspidistra. La trovò a Villa Borghese per merito di due ragazzi che ne avevano salvato un piccolo esemplare in Sicilia. Ora è quasi un albero.
Dedicato ad un prodotto alimentare italiano di eccellenza è L’olio che verrà. Gabriella Stansfield, Presidente dell’Associazione nazionale Donne dell’olio, intervista: Alissa Mattei, oleologa e responsabile di OSA Olio Spazio Aperto; Paola Fioravanti, Presidente dell’UMAO Unione Mediterranea Assaggiatori Olio d’Oliva e una produttrice dell’Associazione su come si prospetta la campagna olivicola 2015.
A3Paesaggio, studio di architettura del paesaggio tutto al femminile, presenterà ARBORVITAE-Dall’Architettura Funeraria all’Architettura del Paesaggio-Progetto per il Cimitero del III millennio. Fortemente innovativo sia sul piano progettuale che su quello culturale, Arborvitae introduce una nuova cultura del cimitero e delle pratiche legate alla morte prevedendo, dopo la cremazione, l’interramento delle ceneri in un’apposita urna biodegradabile e la rinascita del corpo in un albero. E’ un cimitero-paesaggio in cui l’architettura funeraria cede il posto agli alberi dando vita ad un parco urbano, spazio vitale per i cittadini: un luogo di memoria e rispetto capace di annullare la distanza tra il mondo dei morti e quello dei vivi.
Degustazioni di olio attireranno l’attenzione del pubblico che potrà assaggiarne diverse varietà aiutati da tecnici ed esperti assaggiatori. Gli incontri saranno organizzati dall’Associazione Nazionale Donne dell'Olio e dall’UMAO – Unione mediterranea assaggiatori di olio, che guideranno i visitatori in un affascinante viaggio dal nord al sud Italia, per degustare e acquistare alcune tra le migliori produzioni di ogni regione.
Per tutta la durata della mostra, un Garden Tutor metterà a disposizione del pubblico la propria consulenza gratuita volta principalmente alla risoluzione di problemi legati alle malattie delle piante e alla loro scelta e cura.
Il pubblico più giovane potrà cimentarsi nel treeclimbing, tecnica principalmente impiegata per eseguire operazioni di potatura, abbattimento, consolidamento o ancoraggio di piante d'alto e medio fusto, sostenuto dai bravissimi membri di Ecologistica.
I più piccini potranno seguire i laboratori di giardinaggio per bambini dai 3 anni forniti da LAB nei giorni Sabato 19 e Domenica 20 ;inoltre i più creativi, grandi e piccoli, potranno partecipare allo spazio ludico artistico “Il cantiere dei sogni” con giochi in legno proposti da Marco Faramelli.
"La Conserva della Neve" è un'Associazione non profit che promuove e organizza l'omonima manifestazione culturale, allo scopo di far conoscere al pubblico italiano e straniero le nuove forme di arte e architettura del paesaggio e diffondere il concetto di biofilia e “biodiversità” vegetale. Oltre a questa finalità, l'Associazione ha posto uguale interesse verso tutte le attività e creazioni rivolte al mondo del verde e del paesaggio sottolineando il valore di figure professionali quali ricercatori, studiosi, architetti del paesaggio, agronomi, associazioni, artisti, scrittori, a cui ha sempre dedicato un posto di primo piano.
L'importanza culturale e divulgativa della manifestazione è ampiamente dimostrata dalla sempre maggiore affluenza di pubblico soprattutto giovane in particolare studenti in Scienze Agrarie, Scienze Forestali, Architettura del Paesaggio, scolaresche, ma anche dalle famiglie e dai numerosi appassionati del verde, sia amatori che professionisti. Dalle 3.000 presenze della I edizione nel 2002 si è giunti a 15.000 visitatori nel 2013.
La manifestazione ha contribuito in questi anni all’attuazione in Italia di nuovi vivai specializzati, è riuscita a sostenere la creazione di fondazioni scientifiche per la salvaguardia della biodiversità vegetale di specie appartenenti al nostro territorio nazionale e a coadiuvare le associazioni internazionali che operano soprattutto nei paesi in via di sviluppo per promuovere un’agricoltura sostenibile, migliorare la qualità della vita quotidiana, valorizzare i saperi tradizionali, fare economia.
www.laconservadellaneve.it
la mostra si può visitare anche su facebook.