martedì 4 ottobre 2016

Intervista all’attrice Eleonora Giorgi che presenterà a Roma il suo libro autobriografico “Nei panni di un’altra”.


Eleonora Giorgi, foto di Marinetta Saglio

Eleonora Giorgi attrice di successo ha iniziato la sua carriera da giovanissima. E’ ricordata soprattutto nel grande schermo per i film della “commedia all’italiana” che hanno avuto molta popolarità negli anni ottanta come: ”Mia moglie è una strega”, “Borotalco”, “Mani di velluto”, “Grand Hotel Excelsior”, “Sapore di mare 2” e molti altri. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i tanti spicca il “David di Donatello”, avuto nel 1982 come migliore attrice per il film “Borotalco” di Verdone.
Oggi la incontro sotto una veste diversa, quella di scrittrice, con il suo libro autobiografico “Nei panni di un’altra”, in occasione della presentazione del libro che avverrà mercoledì 5 ottobre p.v. alle ore 18.30 presso la libreria IBS di Roma in via Nazionale 254/255, per farle qualche domanda riguardo le motivazioni che l’hanno portata a scrivere un libro sulla sua vita.

Quale è stata la molla che ti ha spinta a scrivere un libro autobiografico?

Sono diventata pubblica già a diciannove anni, e involontariamente. Da allora la mia vita, densa di eventi, è stata divulgata su ogni media, tracciando di me un ritratto non sempre veritiero. Ho sentito il bisogno di raccontare la mia verità sulle mie stesse vicende, cercando di rimetterle in scena mentre accadevano, con le diverse maturità dei diversi tempi, e astenendomi dal formulare giudizi o sviluppare analisi psicologiche.

Il titolo del libro è "Nei panni di un'altra", perchè questo titolo e che significato ha?

Un’attrice svolge il suo lavoro necessariamente “nei panni di un’altra”, il suo personaggio. Io mi sono trovata in quella condizione anche nella vita privata, avendo percorso un cammino di attrice di cinema, cominciato per caso, che mi ha messa in un ruolo inaspettato, nel quale spesso ho stentato a riconoscermi.

Leggendo alcuni passi del tuo libro ho riscontrato molta passionalità in te, una donna che si lascia andare, si fa trasportare e coinvolgere sentimentalmente in maniera profonda, questo porta felicità ma talvolta anche molta sofferenza del cuore e dell'anima lasciando forti cicatrici, è così?

Più cammino in avanti nella vita e più mi meraviglio, guardando indietro, del margine minimo di scelta che gli eventi della vita ci lasciano: non si prescinde dalla propria natura. La passionalità non si sceglie, la porti nel cuore, e alle volte deflagra nella sua intensità pericolosa, in bilico fra estreme felicità e sofferenza. Anche la sensibilità non si sceglie, e chi la porta nel cuore è esposto alle stesse oscillazioni, agli stessi rischi. Restano cicatrici e anche ricordi meravigliosi: non potrei, ma nemmeno vorrei, essere diversa.

Sei una grande attrice, hai fatto tantissimi film di successo, hai lavorato in televisione, in teatro, hai curato la regia, la sceneggiatura e anche la produzione di alcuni film e adesso ti vediamo anche in veste di scrittrice, hai in progetto di ritornare a recitare?

Credo che ci sia un equilibrio fra quello che ti arriva in dono dalla vita e quello che poi ti fa pagare, sono corsi e ricorsi, cicli... Essere un’attrice, un’interprete dei sentimenti delle mie coetanee, è il mio lavoro, ma nel corso di questi decenni la mia professione è stata talvolta sopraffatta dalla mia immagine pubblica: vorrei che questo libro stendesse finalmente un velo sulla mia vita in copertina e mi restituisse al silenzio del mio lavoro. Spero che succeda.

Vivi immersa nella natura, in campagna, come mai questa scelta?

In realtà vivo a Roma, ma ho una casetta-rifugio, piccola come una scatola di fiammiferi, in cima a una collina, a nord: è lì che mi nascondo quando la città e i suoi ritmi mi stressano. Lì ci sono tutte le mie cose e i miei tanti libri, le mie rose e un albero di ciliegio retaggio di antichi orti.

Hai avuto due matrimoni e due figli, ti risposeresti? Adesso sei innamorata?

Mi sposerei solo con l’uomo della vita, che non ho ancora rinunciato a incontrare, così, per mettere un ordine finale a questa vita tanto avventurosa. Perché, nonostante tutto, sono certa che un uomo e una donna abbiano mille ragioni per stare bene insieme, a ogni età... La mia ha il pregio di alleggerire le aspettative e rendere più preziosi i momenti gioiosi condivisi. Ho rincontrato da poco un amore dei vent’anni, ed è stato bello ritrovarsi... vedremo.

Hai presentato il tuo libro a Venezia, a Milano e adesso il prossimo appuntamento sarà a Roma il 5 ottobre, stai girando un pò tutta l'Italia, questo ti entusiasma?

Sono un’accanita lettrice di libri fin dai miei dieci anni, cresciuta in una casa tappezzata di volumi, ho sposato un editore e in seguito amato uno scrittore: le librerie sono le mie chiese. E’ straordinariamente emozionante approdarvi in veste di scrittrice.

Penso che la scrittura sia un modo per liberare la nostra anima da macigni, uno sfogo psicologico utile, lo è stato anche per te?

Per me lo è stato da subito: ho iniziato a scrivere un sintetico diario quotidiano a undici anni e da allora ho sempre continuato. Queste agendine le ho tutte conservate: se volessi, potrei dirti dov’ero e cosa ho fatto più o meno in ogni data degli ultimi cinquant’anni.

In questo momento della tua vita cosa vorresti più di ogni altra cosa?

Qualcosa che non esiste ancora, ma che sono certa arriverà presto: interpretare un ruolo di donna matura e realizzata nella vita alle prese con la vicenda della storia da protagonista, come nel cinema e nelle fiction tv italiane ancora non è, purtroppo, tradizionalmente relegata com’è la donna, allo scoccare dei sessant’anni, al ruolo di moglie e nonna soddisfatta. Le donne della mia età, invece, a cominciare da Theresa May e Angela Merkel, sono al vertice del potere, della carriera e della vita nei paesi occidentali, eppure da noi vengono ancora proposte come velleitarie “tardone” se si cimentano in nuovi amori o si inoltrano in nuove opportunità di vita. Sono certa però che presto avverrà un cambiamento.

Grazie Eleonora per aver aperto il tuo cuore, grazie per la tua disponibilità, la tua semplicità che ti contraddistingue e che ti fa amare da tutti. Nel raccontare le tue fragilità, le tue delusioni, i tuoi dolori, gli amori e anche i successi e la felicità, nel tuo libro si riconosceranno moltissime donne, perché ciò che racconti è reale, sincero è il profondo della tua anima, in alternanza travagliata e felice, tanti successi accompagnati anche da tanti momenti bui, tante cadute e tante rinascite, questa è la vita!


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