Capisce presto che la sua vocazione e la sua vita sono la moda e lo stilismo, così per conoscere meglio questo mondo decide di trasferirsi in Italia.
Arrivato a Milano si iscrive all’Istituto di Moda Marangoni dove studia per 3 anni. All’inizio del quarto anno sceglie di andare a Londra perché ha l’opportunità di lavorare con Vivienne Westwood.
Lavorando assieme alla Westwood impara come si costruisce una collezione, comincia a capire come scegliere i tessuti, come creare fantasie esclusive e comprende l’importanza della modellistica oltre al disegno.
Pochi mesi dopo inizia a lavorare come assistente di Andreas Kronthaler, marito di Vivienne Westwood, e con lui va a Parigi collaborando alla sfilata della collezione primavera-estate 2003. Per Delfrance Ribeiro è questa un’esperienza straordinaria, da cui imparare moltissimo.
Subito dopo rientra in Italia e decide di perfezionare la sua tecnica, conseguendo così il master all’Istituto Carlo Secoli, scuola riconosciuta a livello internazionale per la modellistica. Ed alla sfilata che conclude il percorso di studi arriva primo tra i 120 partecipanti.
Nel 2006 decide di sperimentarsi creando la sua prima linea uomo ed attraverso il successo subito ottenuto attira l'interesse di alcuni investitori che gli consentono di fondare l'azienda: "DF DESIGN".
Non soddisfatto e nell'intento di imparare l'arte del "moulage" a Parigi si iscrive all'École de Chambre de Haute Couture, frequentata dai grandi nomi della moda come Yves Saint Laurent, Valentino, Issey Miyake.
E grazie all’aiuto dell'École de Chambre de Haute Couture realizza la sua prima importante collezione di prét-à-porter femminile; lavorando per questa nel laboratorio di altri grandi marchi come Dior, Lacroix, Balmain, Nina Ricci.
Nel 2009 decide di tornare a Milano scegliendo di produrre Made in Italy, e in questo modo crea la sua prima linea couture realizzata con tessuti esclusivamente italiani.
Questa collezione come quella di prèt-à-porter si vende in Italia, Francia, Spagna, Russia, Brasile e nei Paesi Arabi. La nuova collezione primavera/estate 2013 che ci presenterà in questa rassegna di AltaModa AltaRoma nasce da un’emozione, anzi, da un mix di emozioni diverse, che comprendono rabbia e turbamento.
L’occhio che si perde nei giochi psichedelici di un caleidoscopio, declinato soprattutto in bianco e nero; catturato da mille forme diverse, una dentro l’altra, in un incrocio di geometrie e dimensioni variabili.
Questo il mood di una collezione “couture” che scorre ad un ritmo irregolare ed intermittente, ondeggiando tra passato e futuro; ma rimanendo decisa in un percorso glamour e sofisticato.
In passerella 30 creazioni inedite, che esprimono l’immagine di una donna esagerata per il suo brio. Una donna che vuol far vedere a tutti i costi che c’è, che esiste; che ama il lusso e non lo vuole nascondere.
Una perfezionista, precisa in ogni dettaglio, ma che se non compresa mostra la sua aggressività, rivelando un’anima punk.
La sua regola è: “abbasso la noia, abbasso il consueto!” perché: “ l’allegria, e un pizzico di follia, è uno dei modi per conquistare gli uomini”. Ad affermarlo è proprio lo stilista, Delfrance Ribeiro, che aggiunge: “se poi l’allegria è unita alla bellezza ed all’eleganza, allora la formula per piacere è davvero perfetta.”
Quindi la donna per la prossima calda stagione dovrà reinventarsi, rinnovarsi, trasformarsi, proprio come innumerevoli forme psichedeliche.
La femminilità e la seduzione sono declinate nei tailleur da giorno, ma soprattutto nei completi e nei vestiti per la sera. Le gonne hanno preziosi tagli sartoriali, rivelano anche particolari in plissé e sono mini, sotto il ginocchio e lunghe quasi a coprire la scarpa. La silhouette spesso è sottolineata da regali bustier e le scollature a “V” sono profonde e sexy.
Chiude la collezione una giovane sposa in bianco, raffinata e spumeggiante.
I tessuti: seta, voile, georgette e doppio satin.
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