Il 30 ottobre alle ore 16.15 presso i Musei Capitolini, Sala Pietro da Cortona, in Campidoglio a Roma, si terrà la XXXIV edizione del “Premio Europeo Capo Circeo”. Il prestigioso premio per la collaborazione culturale, sociale, scientifica, industriale, politica fra l’Italia e la Germania nacque nel 1977, periodo cruciale della “seconda” guerra fredda tra Est e Ovest. E’ stato fondato da Gino Ragno che fu l'ideatore e anima dell'Associazione per l'Amicizia Italo- tedesca. Il premio così chiamato perchè è ispirato alla Maga Circe, che trasformava i suoi nemici e tutti quelli che la offendevano in animali. Un significato allegorico sull'importanza della cultura che ci eleva rispetto ai vizi umani che ci fanno sprofondare e ci rendono simili alle bestie, come dal passo di Dante su Ulisse e l'Odissea:" Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza".
Fra i suoi premiati, alcuni fra i primissimi italiani della gioventù europea degli anni ’50-‘70: Domenico Sesta e Luigi Spina, artefici del tunnel della libertà sotto il muro di Berlino, e Elena Sciascia, che ebbe a patire sevizie e carcere a Pankow per difendere il suo ideale di libertà. Nel solco delle tradizioni europee, che si riassumono nella romanità e nella germanicità, quindi nella susseguente tradizione cristiana contemporanea discriminata assieme ad altre credenze religiose dal regime sovietico, nella laicità e nella garanzia e difesa dell’esercizio delle libertà civili e politiche degli uomini, il Premio Capo Circeo si pose come un baluardo della cultura contro lo straripante sovietismo e il totalitarismo che ne costituiva la cifra più profonda. Dai primi anni 2000, esso guida le aperture paneuropee verso l’Europa Orientale e slava e verso la Turchia, senza preclusione etnica, religiosa, politica. Il “Premio Europeo Capo Circeo" viene assegnato a personalità che - nei più diversi campi della cultura, della scienza, dell'industria, dello sport, della politica, dell’ amministrazione ed in ogni altro elevato campo delle attività umane - si sono contraddistinte per la loro attività. Particolare rilevanza sarà data all’Archeologia e a suoi esponenti sia alla luce del ruolo sempre più determinante di questa disciplina e delle sue immense, rivoluzionarie scoperte nel riscrivere non soltanto la storia antica, sia anche alla luce dei più recenti, tristi e luttuosi avvenimenti mediterranei.
L’Archeologia è oggi la testimonianza più palpitante della koinè euro-mediterranea e delle grandi culture antiche del vicino Oriente. Essa è espressione di ininterrotto operare e di affermazione dell’intangibilità del patrimonio storico universale.
L’indipendenza e l’internazionalità del Premio, sempre riconosciute e rilevate, al di là di ogni schematismo di natura ideologica, ha consentito e consente di apprezzare e riconoscere i meriti delle personalità insignite e da insignire.
L’Edizione 2014 è stata annullata per protesta a causa della grave crisi ucraina, per cui il 2014 è stato proclamato dal PECC “anno infausto per l’Europa”.
La nuova impostazione grafica è stata realizzata dallo Studio Gian Luca Perez. Il nuovo simbolo del Premio è la statuetta bronzea realizzata dallo scultore Alessandro Marrone.
Tra le personalità a cui è stato attribuito il riconoscimento figurano:
– per le Istituzioni europee: il Presidente della Commissione Europea, on. Jean-Claude Juncker, per la forte spinta che sta dando al rafforzamento del processo unitario e al superamento degli egoismi interni;
– per la politica italiana: il Ministro dei Beni Culturali e Ambientali e il Turismo, on. Dario Franceschini, per dinamico e innovatore impulso dato in particolare all’efficienza e alla fruibilità del patrimonio museale nazionale;
– per le scoperte archeologiche di eccezionale rilevanza euromediterranea e mondiale degli ultimi decenni: il Prof. Paolo Matthiae, per Ebla, a guida della Missione Archeologica Italiana della Sapienza in Siria; la Dr.ssa Çiğdem Köksal-Schmidt per il marito Prof. Klaus Schmidt, “alla memoria”, del Deutsches Archäologisches Institut Orient-Abteilung, Berlin, per Göbekli Tepe Projekt (Turchia);
– per i movie televisivi europei, l’attore Erdoğan Atalay, interprete di Squadra Speciale Cobra 11;
– per la regia, la fotografia e la documentaristica filmica, il regista Efim Reznikov;
- fra i grandi archeologi viventi, Frank Goddio, direttore dell’Institut européen d’archéologie sous-marine (IEASM) / European Institute for Underwater Archaeology di Parigi, capo del team internazionale che con le sensazionali individuazioni sottomarine sta riportando alla luce i meravigliosi tesori sommersi lungo la costa alessandrina – Isola di Cleopatra, Canopo, etc. – che vengono già ammirati in tutto il mondo;
- fra le promesse dell’archeologia mondiale, l’esperta in rilevamento spaziale delle immagini e fotografia aerea Sarah Parcak (Università dell’Alabama, Birmingham, USA), che con il suo fondamentale contributo ha fatto individuare nuovi siti e scoprire importanti rinvenimenti in stazioni archeologiche operanti, tanto da fare riscrivere importanti passaggi della storia dell’impero romano in Tunisia, Romania, Giordania e a Roma stessa (Porto), oltre che in Egitto;
- il premio verrà anche assegnato al Museo del Bardo di Tunisi in memoria del vile attacco terroristico subito e delle vittime da esso mietute, e a conferma dell’universale valore del patrimonio archeologico. Ritirerà il Premio S.E. l’Ambasciatore della Repubblica Tunisina. Dr. Naucer Mestiri. Con questo riconoscimento, si desidera anche interpretare la vicinanza dei popoli mediterranei e europei al popolo tunisino;
- alla scrittrice e storica prof.ssa Antonia Arslan e all’attrice filantropa e scrittrice Laura Efrikian, in ricordo del 100° del “Grande crimine” consumato contro il popolo armeno dall’impero ottomano e a onore dalla feconda presenza dei figli dell’ Anima Armena nella Cultura Europea;
- per la classe e la bravura nello sport, il Premio è assegnato all’intramontabile “sir” del calcio europeo e indiscusso campione mondiale, Franz Beckenbauer;
- per l’Archeologia messaggera di dialogo, comprensione, amicizia tra i popoli: Khaled Asaad, “alla memoria”, ex direttore del museo archeologico di Palmira (Siria), assassinato dai terroristi dell’esclusivismo religioso;
- per lo Sport: Federica Pellegrini, campionessa mondiale di nuoto; Flavia Pennetta, campionessa mondiale di tennis;
- per la cultura italiana e europea: Rino Caputo, storico della letteratura; Nino Piccione, romanziere; Hans-Günter Richardi, storico;
- per le Istituzioni: Sen. Mario Palombo, già comandante dei Nas.
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