Su Sky ho rivisto, dopo non so quante volte, direi innumerevoli poichè non saprei esattamente il numero, con immenso piacere il film "Dottor Zivago", tratto dall'omonimo romanzo di Boris Pasternak. Un film che mi fa sempre riflettere sulla storia di quegli anni e sulle tristi vicissitudini del suo autore, che scrisse il libro dopo la seconda guerra mondiale. Il romanzo venne rifiutato dall'Unione degli Scrittori che ai tempi del regime comunista non poteva permettere la pubblicazione di un libro che, fortemente autobiografico, raccontava i lati più oscuri della Rivoluzione d'ottobre. La stesura dell'opera, che fu bandita dal governo, fu causa per l'autore di persecuzioni intellettuali da parte del regime e dei servizi segreti che lo costrinsero negli ultimi anni della sua vita alla povertà e all'isolamento. Ad ogni modo il manoscritto riuscì a superare i confini sovietici e il libro, nel 1957, venne pubblicato per la prima volta in Italia, tra molte difficoltà, dalla casa editrice Feltrinelli in una edizione diventata poi storica, di cui subito parlò il critico letterario Francesco Bruno. Il libro si diffonderà in occidente e nel giro di pochissimo tempo, tradotto in più lingue, diventerà il simbolo della testimonianza della realtà sovietica. Nel 1958, Il dottor Zivago frutterà a Pasternak l'assegnazione del premio Nobel per la letteratura. Proprio l'assegnazione del premio scatenò una vicenda singolare che vide il coinvolgimento dei servizi segreti occidentali. Infatti il regolamento dell'Accademia Svedese, ente designato a scegliere il vincitore del premio Nobel per la letteratura, prevede che per ottenere il riconoscimento, l'opera in questione debba essere stata pubblicata nella lingua materna dell'autore, requisito di cui Il dottor Zivago difettava. Pertanto, a pochi giorni dal momento in cui l'assegnazione avrebbe dovuto essere resa nota, un gruppo di agenti della Cia e dell'intelligence britannica riuscì ad intercettare la presenza di un manoscritto in lingua russa a bordo di un aereo in volo verso Malta. Obbligarono così l'aereo a deviare, per entrare in possesso momentaneamente del manoscritto che, fotografato pagina per pagina, fu precipitosamente pubblicato su carta con intestazione russa e con le tecniche tipografiche tipiche delle edizioni russe. Questo lo stratagemma per consegnare il capolavoro perseguitato alla verità e al merito del premio Nobel. Dapprima Pasternak inviò un telegramma a Stoccolma esprimendo la sua gratitudine attraverso parole di sorpresa e incredulità. Alcuni giorni più tardi, in seguito a pressanti minacce e avvertimenti da parte del KGB circa la sua definitiva espulsione dalla Russia e la confisca delle sue già limitatissime proprietà, lo scrittore, con rammarico, comunica all'organizzazione del prestigioso premio la sua rinuncia per motivi di ostilità del suo Paese. Pasternak rifiuta così la fama e il riconoscimento che avrebbe trovato all'estero per non vedersi negata la possibilità di rientrare in Patria. Da allora trascorrerà il resto dei suoi giorni senza aver ritirato il premio e comunque perseguitato. Morirà due anni più tardi in povertà a Peredelkino, nei dintorni moscoviti, nel 1960. Da questo capolavoro della narrativa novecentesca è stato tratto il film omonimo di successo, girato nel 1965, con Omar Sharif e Julie Christie. Il romanzo fu pubblicato legalmente in Russia solo nel 1988, nel periodo di riforma dell'Unione Sovietica promosso da Gorbačëv, e sarà nel 1989 che il figlio dell'autore Evgenij si recherà in Svezia per ritirare il premio spettante al padre 31 anni prima. Evgenij, che ha dedicato la vita alla memoria del padre pubblicando tra l'altro un'edizione critica in undici volumi dell'Opera Omnia e ripercorrendo il percorso esistenziale che porterà lo scrittore alla conquista di una profonda fede cristiana, morirà il 31 luglio 2012 a Mosca all'età di 88 anni.
Il film del dottor Zivago l'ho visto diverse volte , ma non conoscevo tutto il retroscescena in merito al premio Nobel. Grazie per le info. Buona giornata Daniela.
RispondiEliminaHo letto il libro "Il Dottor Zivago" ed ho visto anche il film ma non conoscevo questa storia, grazie delle info molto interessanti!
RispondiEliminavedi che non si finisce mai di imparare.. grazie di aver condiviso con noi tutte queste info, io non le conoscevo proprio! laura
RispondiEliminanon ho ne letto il libro ne mai visto il film ma lo farò da come ne hai parlato mi hai incuriosita
RispondiElimina...ma ci credi chi non ho mai visto il Film e non ho nemmeno mai letto il libro..??!!! leggendo però il tuo post sono rimasta davvero affascinata da questa storia e credo proprio che lo farò presto!!!
RispondiEliminanon ho letto ne il libro ne visto il film ma il tuo post mi ha incuriosita
RispondiEliminaHo Sky ma non ho ancora visto "Il Dottor Zivago" se è ancora in programmazione cercherò di vederlo. Uno scrittore scomodo perché cercava di raccontare verità nascoste.
RispondiEliminaIl tuo post mi incuriosisce: non mi perderò di certo questa film!
RispondiEliminaMi hai incuriosita parecchio =) credo che vedrò il film
RispondiEliminaChe bel Film non l'ho mai visto, devo farlo. Grazie.
RispondiEliminaDi Boris Pasternak adoro questo aforisma "L'uomo è nato per vivere, non per prepararsi a vivere."
RispondiEliminaSarò sincera..non l'ho mai visto questo film! Dovrò farlo prima o poi!
RispondiEliminaChe tu ci creda o no..non ho mai conosciuto la storia del dottor Zivago e dato che ho Sky credo che potrò farmi una bella cultura!
RispondiEliminabello questo film , ma io non l'ho mai visto, grazie delle informazioni, mi hai davvero incuriosita e di sicuro lo vedrò.
RispondiEliminasono curiosa di leggere questo libro ancora non l'ho fatto
RispondiEliminaHo letto Zivago, ma il film non l'ho molto apprezzato
RispondiEliminabel post...ho visto il film varie volte..nn conoscevo questa storia..complimenti per il post davvero interessante
RispondiEliminaconosco pasternak perchè mia madre aveva il libro del dottor zivago! cosi' da ragazzina l'ho letto....non molto convinta.....poi crescendo....un giorno l'ho ritrovato tra i libri di mia madre ed ho voluto rileggerlo....tutta un altra storia con l'ottica di un'adulta! bellissimo e struggente.....da cui si evince il vissuto di questo scrittore in una Russia post guerra.
RispondiEliminamai visto e mia letto il libro... devo rimediare!!
RispondiEliminaUna storia molto bella e appassionante...... consiglio anch'io di leggere il libro
RispondiEliminaUna storia triste, non la conoscevo assolutamente! Ho visto il film ma non ho letto il libro, mi sa che è arrivato il momento!
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