Gazebo ritorna al suo affezionato pubblico e si presenta ai giovanissimi della tecno-dance contemporanea con una bellissima provocazione: contro i sound aggressivi, ipnotici e martellanti della generazione dei Millennials, arriva un brano pop-melodico, la sua prima Ballad, che vuole celebrare un ritorno New Romantic dedicato alla semplicità e trasparenza di suoni e parole.
Wet Wings, inserita all’interno del suo recentissimo album RESET, è una canzone ispirata all’amore e alla sofferenza della sua dipartita con conseguente difficoltà di recuperare l’intesa perduta. Come ali bagnate che scivolano quando si tenta di riprendere chi spicca il volo lontano, le metafore sull’incomprensione dei sentimenti, sull’incomunicabilità nel momento in cui si potrebbe salvare un rapporto e sul gelo silenzioso che scaturisce dalla rottura, sono espresse in un testo ricco di poesia i cui singoli versi ben si associano alla melodia easy-listening a cui ci vuole riabituare Paul Mazzolini (questo il nome d’arte di Gazebo).
Il video di Wet Wings, brano scritto insieme a Mario Manzani, è stato girato nel suggestivo Teatro Vespasiano di Rieti, nello spazio Danza Studio Centro Arades e in alcuni angoli della stessa città. La sceneggiatura è firmata da Gazebo e Marco Maria D’Ottavi, quest’ultimo anche regista e direttore della fotografia. Le coreografie delle azioni sceniche dei danzatori Giada Lolli e Marco D’Angelo sono di Erika Padovini.
Grazie !! :-)
RispondiEliminaA te! E complimenti per la bellissima canzone!
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