È stato presentato a Roma al Circolo degli Esteri il libro “Sistema Uzbekistan. L’Italia e l’Uzbekistan: l’eredità di un legame secolare”, a cura di Paolo de Angelis, Presidente della Società italiana “Fondazione Omnia”, e Tursunali Kuziev, Primo Vicedirettore dell’Agenzia per i Beni Culturali del Ministero uzbeko del Turismo e dello Sport, Onorato Operaio d’Arte dell’Uzbekistan, con il sostegno delle rispettive Ambasciate dell’Uzbekistan a Roma e dell’Italia a Tashkent.
Il libro è stato pubblicato da Eurlink University Press presso la Link Campus University di Roma. La prima tiratura è di 2.000 copie.
Sarà fruibile nelle biblioteche della Link Campus University e del prestigioso Circolo degli Esteri, i cui membri sono esponenti di spicco della sfera pubblica, politica ed economica, personalità della cultura e dell’arte, dirigenti della Farnesina e tantissimi ambasciatori che operano nel Paese.
Inoltre, il libro sarà inserito nel registro elettronico dei nuovi libri pubblicati in Italia, utilizzato dalle librerie e dalle biblioteche di tutto il Paese per l’aggiornamento e il rifornimento delle proprie collezioni.
Alla presentazione hanno partecipato vari rappresentanti della Farnesina, degli ambienti sociopolitici, imprenditoriali, educativi e accademici, nonché dei media del Paese.
Sulle pagine del libro si nota che la Repubblica dell’Uzbekistan, nata nel 1991, è una Repubblica giovane ma con radici culturali millenarie. Radici che oggi sono testimoniate dalle ricchezze dei palazzi di Samarcanda, di Bukhara e di Karshi, dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Un Paese multietnico dove convivono diverse etnie: russi, kazaki, tatari e altri. Radici millenarie che hanno trasmesso anche tradizioni culturali millenarie nell’ambito delle quali la famiglia è al centro dei rapporti della società e incide molto nelle decisioni dei giovani. Nonostante non abbia sbocchi al mare, come i paesi confinanti, l’Uzbekistan è un’importante piattaforma commerciale, grazie alla sua posizione centrale nell’Asia e alle ottime infrastrutture, e costituisce il crocevia naturale di gran parte della “via della seta”. Il Paese ha grandi potenzialità economiche di crescita e può contare su una popolazione giovane, con un’alfabetizzazione spinta, estesa anche alle donne, e la scuola secondaria obbligatoria. Il nuovo Presidente, Shavkat Mirziyoyev, eletto nel 2016, ha impresso una svolta riformatrice, garantendo la libertà di pensiero e avviando importanti riforme e un processo di modernizzazione del Paese. Con la convertibilità della moneta locale è diventato anche un Paese attraente per gli investimenti stranieri. Oggi è membro delle Nazioni Unite, della Comunità degli Stati Indipendenti, dell’OSCE, del Fondo Monetario Internazionale, dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shangai e dell’Organizzazione della cooperazione islamica. È, inoltre, osservatore, insieme al Tagikistan, dell’Unione economica eurasiatica. Nel maggio 2019 si è svolta in Italia la sesta sessione del Gruppo di lavoro intergovernativo italo-uzbeko per il commercio, la collaborazione economica, industriale e per i crediti all’esportazione, con la firma di un Protocollo che ha sancito il rinnovo della collaborazione tra l’Italia e l’Uzbekistan.
La prefazione al libro è stata scritta da un autorevole politico italiano, il professor Vincenzo Scotti, che ha ricoperto più volte incarichi ministeriali in Italia e ha dato un grande contributo alla fondazione della Link Campus University di Roma. In particolare, ha sottolineato l’importanza della diplomazia interstatale, cui è affidato il compito di costruire, attraverso il dialogo, modalità di riavvicinamento tra società e culture diverse. «Negli ultimi trent’anni - ha dichiarato il professore Vincenzo Scotti - abbiamo visto come la cooperazione culturale, scientifica, commerciale e sportiva, e, in particolare, la più profonda e reciproca conoscenza della storia, delle tradizioni, dell’economia e della società di un Paese possono contribuire all’abbattimento delle barriere e all’apertura di nuove strade».
Anche l’Ambasciatore d’Italia in Uzbekistan, Agostino Pinna, si è rivolto alla platea del folto pubblico intervenuto, con un discorso di benvenuto, il quale ha ricordato di essere stato «fortunato ad iniziare la sua missione in questo importante Paese dell’Asia centrale nell’estate del 2020, in un momento caratterizzato da un ambizioso programma di riforme politiche, economiche e sociali, che sta portando alla crescente apertura dell’Uzbekistan a livello internazionale e ad un dialogo più intenso con l’Italia». Il diplomatico ha sottolineato l’importanza delle «relazioni commerciali ed economiche tra l’Italia e l’Uzbekistan, che attualmente sono in via di sviluppo e che in futuro potranno trarre ulteriori benefici dalla complementarità delle economie dei due Paesi. I segnali provenienti dalle aziende italiane sono molto positivi al riguardo e le difficoltà causate dalla pandemia non hanno fermato la loro voglia di diventare più attive nel mercato uzbeko».
Il libro include anche un articolo dell’Ambasciatore dell’Uzbekistan in Italia, Otabek Akbarov. Egli rileva che Tashkent considera l’Italia un partner affidabile in Europa, uno dei più importanti centri mondiali della politica, dell’economia e della cultura. Durante i 30 anni dall’instaurazione delle relazioni diplomatiche, i due Paesi hanno cooperato assiduamente. Su questa base, le parti intendono ampliare e intensificare la multiforme collaborazione nei prossimi anni, conferendole una nuova qualità. L’articolo sottolinea che negli ultimi anni si è sviluppata una nuova dinamica nelle relazioni uzbeko-italiane, che si manifesta nell’intensificarsi dei legami politici, economici, culturali e umanitari. Si tratta di dialoghi ai massimi livelli, relazioni interparlamentari attraverso gruppi di amicizia.
È Intervenuto alla presentazione del libro il primo vicedirettore dell’Agenzia per i Beni Culturali del Ministero del Turismo e dello Sport dell’Uzbekistan, Tursunali Kuziev, che ha osservato come questo libro apra nuove pagine nella storia delle relazioni tra l’Uzbekistan e l’Italia ed è fiducioso che il pubblico italiano troverà molto interessante la storia e la cultura dell’Uzbekistan e il suo moderno sviluppo politico ed economico. Scopriranno anche nuove sfaccettature che collegano e uniscono i due Paesi, specialmente in aree come tradizioni, mentalità, storia, cultura e architettura.
Stefania Lazzari, Presidente di Eurilink University Press presso Link Campus University, ha affermato: «Questo è un libro meraviglioso, che racconta la storia dell’Uzbekistan, i suoi paesaggi, importanti rappresentanti ed eroi del Paese, nonché la cooperazione, i risultati, le opportunità e l’esperienza maturata nelle relazioni tra le aziende dei due stati. Questo è solo l’inizio della cooperazione tra Eurilink University Press e l’Uzbekistan, che è seriamente intenzionato a continuarla in altre aree».
Il Presidente Onorario della Camera di Commercio Italia-Uzbekistan, Luigi Iperti, si è così espresso:
«Sono l’autore di uno degli articoli pubblicati in questo libro. È la storia della Camera di Commercio in 20 anni di collaborazione con l’Uzbekistan. In esso ho parlato delle visite del Presidente dell’Italia in Uzbekistan e del Primo Presidente dell’Uzbekistan in Italia tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000. Sono stati 20 anni di grande cooperazione tra i nostri Paesi, durante i quali l’Uzbekistan è cresciuto davvero, ma ha mantenuto i suoi principi e tratti caratteristici dello sviluppo, definiti nei primi anni dell’indipendenza».
La pubblicazione del libro è dedicata al 30° anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Italia e Uzbekistan, che i Paesi celebreranno il 24 marzo 2022.
Il libro svela il fascino di un Paese antichissimo sempre in crescita e che rappresenta sicuramente un ottimo partner per l’Italia e la sua imprenditoria.
In piedi l'Ambasciatore dell'Uzbekistan in Italia Otabek Akbarov