lunedì 19 settembre 2011

L'Italia è diventata "Il Grande Fratello"

In questi ultimi giorni, in cui l'attenzione della stampa e di parte della televisione è puntata sulle vicende riguardanti le serate del Presidente del Consiglio nella sua villa di Arcore, si ripropone per l'ennesima volta il problema della liceità della pubblicazione di atti giudiziari e in particolare delle intercettazioni telefoniche. Partendo dall'art. 15 della Costituzione che recita "La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'Autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge”, mi pare abbastanza evidente che ci sia un eccesso di utilizzo delle intercettazioni, 100.000 intercettazioni non sono mai state utilizzate, nemmeno nei processi di mafia!
La cosa che si deve fare in fretta, è riuscire a trasformare finalmente in legge il DDL intercettazioni, bisogna arrivare in fondo!
Purtroppo però, esistono contrasti sul contenuto del provvedimento, ci sono visioni diverse sui limiti da dare all’utilizzo delle intercettazioni e alla loro diffusione, anche all’interno della maggioranza, che non consentono di arrivare a un'approvazione definitiva.
Quello che sta succedendo ha reso evidente che così non si può andare avanti. Siamo diventati un’Italia di "guardoni", un vero è proprio "Grande Fratello". Vengono trasmesse in TV e pubblicate nei giornali una valanga di intercettazioni che nulla hanno a che vedere con vicende penali e sgradevolmente riferiscono vicende private del Premier. Del resto che l’idea del "Bavaglio" così definito il DDL intercettazioni dai suoi detrattori sia bipartisan è dimostrato anche dal voto, nel 2007, sotto il governo di centrosinistra, di un provvedimento analogo a quello di cui si discute oggi. Allora votarono tutti a favore, con 7 astenuti. Il tentativo di accelerare sull’iter del DDL da parte di Silvio Berlusconi, per bloccare l'arrivo sui giornali e nelle televisioni di nuove telefonate private che nulla hanno a che fare e tantomeno sono conversazioni non imputabili a probabili reati, è naufragato sul nascere.  Ricordiamoci anche che nel Codice di Procedura Penale le intercettazioni non sono considerate una prova ma un mezzo di ricerca della prova.
L'idea di un decreto d’urgenza, da far approvare in fretta al Consiglio dei Ministri è stata anche a suo tempo respinta dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano, al quale Silvio Berlusconi aveva accennato in merito. Complici di tutti questi ritardi sono state anche le perplessità espresse dal ministro della Giustizia, Francesco Nitto Palma («per fare un DL non c'è urgenza») e da alcuni degli uomini più fidati del premier, in testa il sottosegretario Letta che ha ventilato i rischi connessi a un nuovo scontro con il Colle. Così ogni tentativo di Berlusconi per tutelare la privacy è andato finora a monte, ma il Presidente del Consiglio non si dà pace ed è tornato a ripetere ai suoi che «la prima legge che vogliono gli italiani è proprio quella che garantisca la privacy delle conversazioni». I cittadini sono stanchi di assistere da anni a questo stato di cose, alla politica diventata solo gossip.
È difficile, per chiunque abbia un minimo di obiettività, non vedere in tutte le dinamiche degli atti istruttori una persecuzione contro Berlusconi, non si può non rendersi conto che si tratta di un attacco politico e anche personale. Non credo si possano trovare esempi simili in Europa. Sembra di essere tornati nei periodi bui dell'inquisizione. Lo sconcerto da parte di tutti è tanto, si vuole ritornare alla vera politica, perché questa non si può chiamare politica. Torniamo alle ideologie, alla lotta per far valere i nostri diritti e la nostra libertà, perché questa non è libertà. Difendere i nostri diritti è un dovere, valutando anche il fatto che il ruolo e il comportamento del Presidente del Consiglio possa essere meno privato di quello di un cittadino qualsiasi, ma è giusto che le leggi si rispettino e che la legge sia uguale per tutti.

6 commenti:

  1. La Legge uguale per Tutti, la Giustizia, sono Utopie.
    " Tutte le Utopie si relizzeranno quando ci cresceranno le Ali e Tutti diventeremo Angeli."
    ( Michaijlovic Dostoevskij)
    ATTILA PICCOLO

    RispondiElimina
  2. Intanto complimenti per il blog, il premier é un personaggio pubblico che rappresenta l'Italia e gli Italiani quindi se il mondo scopre che é un donnaiolo ( o meglio puttaniere ) gli italiani diventano agli occhi del mondo dei puttanieri anche loro. Avanzava e bastava pizza mafia e mandolino, e questo é un primo punto. Il secondo punto é che se la politica sta diventando solo gossip di sicuro non é colpa del fatto che grazie alle intercettazione abbiamo saputo che Berlusconi fa quel che fa ma é colpa del fatto stesso che fa queste cose. Se un bambino fa qualcosa di sbagliato e non lo dice alla mamma ma poi la mamma lo scopre perché l'ha spiato a meno che il bambino non é veramente immaturo non gli passa nemmeno per il cervello di incolpare la mamma perché l'ha scoperto. Non possiamo quindi incolpare le intercettazioni perché hanno portato alla luce fatti che hanno fatto diventare la politica tutto gossip ma dobbiamo prendercela con gli stessi fatti. Cito e commento due cose e poi chiudo:
    "la prima legge che vogliono gli italiani è proprio quella che garantisca la privacy delle conversazioni"
    Spero che il premier si renda conto che questo non é il reale stato di cose, gli italiani vogliono una finanziaria intelligente e che inizi questa tanto agognata stagione delle riforme.
    "Vengono trasmesse in TV e pubblicate nei giornali una valanga di intercettazioni che nulla hanno a che vedere con vicende penali e sgradevolmente riferiscono vicende private del Premier."
    La prostituzione minorile e la prostituzione in genere io le descriverei come vicende penali.

    #

    RispondiElimina
  3. Anonimo, grazie dei complimenti per il mio blog, il fatto che non ti firmi mi dice molto di te...Non rispondo alle tue diffamazioni sul Premier, perchè sono tali e non voglio entrare in discorsi di finto moralismo e perbenismo, che in parlamento ci hanno portato porno star e trans, nulla contro queste persone, ma sii coerente. Ti ricordo l'articolo 27, comma 2 del codice penale che recita: «l'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva». La presunzione d'innocenza è un principio del diritto penale secondo il quale un imputato è considerato non colpevole sino a condanna definitiva ovvero sino all'esito del terzo grado di giudizio emesso dalla Corte Suprema di Cassazione.
    L'onere della prova spetta alla pubblica accusa, rappresentata nel processo penale dal pubblico ministero. Non è quindi l'imputato a dover dimostrare la sua innocenza, ma è compito degli accusatori dimostrarne la colpa, almeno in linea di principio.
    Nel diritto penale, l'imputato è innocente fino ad una sentenza di condanna che sia passata in giudicato.La presunzione d'innocenza è sancita nella Costituzione Italiana. Il tuo puritanesimo come quello di molti italiani è falso, voi volete solo la sua testa. Penso che sia vergognoso usare la giustizia per fini politici. Chiamare Il Presidente del Consiglio "puttaniere" vuol dire non aver rispetto delle istituzioni. Vorrei ricordarti che frequenta donne, se tutti quelli che le frequentano venissero chiamati in questo modo mi chiedo cosa sia diventata l'Italia. Sono dell'opinione che questi attacchi da parte della stampa e delle televisioni non facciano bene al nostro Paese per la verità falsa e distorta che trasmettono e le conseguenze le paghiamo noi cittadini!

    RispondiElimina
  4. Grazie Attila per il tuo commento, sono d'accordo con te anche se non vorrei essere così pessimista e lasciarmi trasportare dal detto "la speranza è l'ultima a morire"..

    RispondiElimina
  5. Grazie per la tempestiva risposta.
    Le intercettazioni le abbiamo lette e sentite tutti, anche all'estero purtroppo, é solo questione di tempo, sempre che il premier riesca ad infilare nella sua agenda un processo in tribunale. Certo c'é il leggittimo impedimento il processo breve et similia, peccato che per ragioni governative Berlusconi sia veramente poco impegnato ( lo si vede poco in parlamento) ma l'ha fatta franca anche questa volta. Ti prego peró di rispondermi anche alle altre questioni che ho sollevato:
    - Crediamo veramente che la legge sulle intercettazioni sia la vera priorità di un paese in rapida decadenza?
    - Prostituzione e prostituzione minorile sono vicende penali o no? Se si é quindi giusto usare le intercettazioni. O sbaglio?

    Altri due punti:
    - Anche io frequento donne, non pagandole peró e non dando posti in parlamento/televisone/san remo/ miss italia in cambio. Questa si chiama prostituzione, almeno fino a ieri a quanto pare.
    - Non sono cosi desideroso della sua "testa", sono desideroso di manovre utili che aiutino il mercato e le aziende italiane, risolvano l'emergenza rifiuti e tirino su questo paese.


    L'anonimo di prima.
    Francesco Rossi, elettore pentito dell'attuale presidente Silvio Berlusconi

    RispondiElimina
  6. Ciao Francesco, penso che la legge sulle intercettazioni sia urgente perchè viene compromessa l'immagine del nostro Paese. Il resto tutte accuse infamanti, nessuna denuncia a suo carico. Il mondo è sempre andato così, ci sono donne che si vendono per lavorare, questo da sempre e in tutti gli ambienti. Io condanno più queste ultime!!!

    RispondiElimina