mercoledì 27 aprile 2016

TRAINING EVENT: COME NASCE l’ALLESTIMENTO DI UN EVENTO DALLE MANI DEI MAESTRI


L’Antico Borgo di Sutri, recentemente rilevato dall’imprenditore Federico Fortin, titolare anche di Masolino Creative Banqueting, ha ospitato, nel weekend del 16 e del 17 aprile, un interessantissimo evento di formazione “on stage” dedicato all’arte di rendere unico ogni scenario, per qualsiasi tipologia di evento, attraverso le decorazioni floreali e gli allestimenti artistici. Il noto floral designer Giovanni Raspante di Stylosofie, tra i più apprezzati professionisti del settore, ha saputo osare contrasti stilistici e cromatici di grande effetto per creare la scenografia dell’evento, culminato in un’elegante sfilata di abiti da sposa, grazie alla preziosa collaborazione dell’affermata wedding planner Anita Galafate e dei corsisti che hanno condiviso questa entusiasmante esperienza.
Rosso e viola protagonisti assoluti nelle decorazioni floreali come nei preziosi complementi d’arredo: lampadari di cristallo, candelieri e lampade che hanno creato una magica atmosfera e seducenti contrasti con le essenziali strutture del borgo di Sutri. Decori floreali in cui le nuances tenui del glicine, dell’azzurro e del lilla erano protagoniste nei meravigliosi bouquet e nelle delicate coroncine che ornavano, grazie al prezioso lavoro di Alessandra Pompeo per il make-up e di Love Revolution Parrucchieri Roma e Vasco e Roby Parrucchieri di Montalto di Castro per l’hair style, le bellissime modelle che hanno portato in passerella una preview della collezione 2017 di Laura Ciarla, stilista della Maison Laura Couture Roma, in una sfilata introdotta dalla nota presentatrice Erika Gottardi, sfilando sulle musiche di Stefano Fantozzi alle tastiere e Simone Virgili al sax, in uno scenario in cui la magia delle scenografie luminose disegnate da Daniele Ottaviani di Roma Party Service ha contribuito alla riuscita degli eleganti quadri moda immortalati dal fotografo Maurizio Mortarotti.
Emozionati e pieni di entusiasmo, i corsisti provenienti dall’Italia e dalla Russia, hanno ricevuto da Giovanni e Anita gli attestati per la partecipazione e l’applauso del numeroso pubblico presente tra cui personaggi del mondo dello spettacolo, giornalisti e fashion blogger oltre ai prestigiosi media partner dell’evento: il magazine Woman & Bride, la web TV HTO.TV che ha ripreso l’evento, la nota direttrice del Web Magazine "Il Peana" e consulente d'immagine Gisella Peana e Radio Centro Suono Sport che ha intervistato in diretta Giovanni ed Anita, i due vulcanici ideatori dell’evento il cui progetto grafico è stato curato da Corinna Cianfanelli per Digital Point.

Foto di Maurizio Mortarotti


Erika Gottardi, Giovanni Raspante

Erika Gottardi, Giovanni Raspante

Giovanni Raspante e Anita Galafate con i corsisti

mercoledì 20 aprile 2016

IX Festival Internazionale del Film Corto "Tulipani di seta nera"




Dal 29 aprile al 1° maggio a Roma riparte uno dei più importanti e prestigiosi festival di cinema breve sul sociale, giunto alla sua IX edizione, il “Festival Internazionale del Film Corto Tulipani di Seta Nera", nato da un'idea di Paola Tassone, di cui la presidente è Ilaria Battistelli e il direttore di produzione Diego Righini. Curatore artistico del festival è Mario Sesti, mentre la produttrice cinematografica Elda Ferri è la presidente.
Il festival mira a focalizzare l’attenzione sul tema della diversità a 360 gradi. L’obiettivo della manifestazione è quello di far si che la diversità sia vista nei suoi molteplici aspetti, lasciando in tutti coloro che vi parteciperanno uno spunto di riflessione, oltre che un arricchimento culturale. La macchina da presa diventa uno strumento capace di sensibilizzare il pubblico, con l'aspirazione a dar vita ad una società con sempre meno pregiudizi, grazie all’ingegno di giovani artisti e alla cinematografia che da sempre ha dato voce ai pensieri, alle opinioni e ai sentimenti. Il Festival Tulipani di Seta Nera è l’unico tra i circa novecento festival italiani a trattare il sociale.
Il 29 Aprile alla Casa del Cinema, ci sarà la proiezione del film “Come Saltano i Pesci”, di Alessandro Valori, con tutto il cast che verrà intervistato in esclusiva da Laura Delli Colli.
Il 30 aprile sempre alla Casa del Cinema si svolgeranno due tavole rotonde sulla cultura del lavoro e della legalità, argomenti sui quali oggi s’impone il bisogno di parlare e che coinvolgeranno importanti figure delle istituzioni, soprattutto della magistratura.
Liliana Cavani, presidente della giuria tecnica, ha avuto il compito di scegliere i quattordici cortometraggi finalisti. Le tematiche dei cortometraggi di quest’anno sono: il valore del lavoro, il sorriso dell’infanzia, l’integrazione religiosa e la cultura della legalità. La RAI ha selezionato i 27 cortometraggi.
A presentare la serata di Gala del 1° maggio al Teatro Olimpico saranno Metis Di Meo insieme a Giancarlo Magalli, conduttore del Festival ormai da sei anni consecutivamente. Madrina del Festival sarà Roberta Giarrusso, mentre il padrino sarà rappresentato da Giorgio Borghetti. Sara Galimberti ha scritto la colonna sonora del Festival, con la collaborazione del direttore musicale Vince Tempera. Durante la serata di premiazione saranno anche consegnati il Premio Critica Sociale “Un Sorriso Diverso” a personaggi del mondo del cinema, dello spettacolo e della cultura che si sono ampiamente distinti per la loro sensibilità sociale.
Un’importante manifestazione che affronta tematiche difficili ed emozionanti attraverso i corti in concorso. Un connubio tra arte cinematografica e il sociale per sensibilizzare il pubblico su argomenti di rilievo della vita attuale.

Foto di Giacomo Prestigiacomo

Roberta Giarrusso, Giorgio Borghetti

Giancarlo Magalli, Metis Di Meo

lunedì 18 aprile 2016

Torino Jazz Festival dal 22 aprile al 1° maggio


Dopo il grande successo dell’edizione 2015, torna con un programma sempre più ricco ed articolato, il Torino Jazz Festival dal 22 aprile al 1° maggio 2016, con la stessa formula degli anni precedenti: concerti da mattina a notte fonda nelle piazze, nei teatri, nei locali e sul fiume, quasi tutti gratuiti. Nel cartellone, stilato dal direttore artistico Stefano Zenni, il filo conduttore è “ Il jazz e le altre arti: teatro, danza, arti visive, cinema, fotografia, letteratura”.
Questa edizione del festival prova a scandagliare le mescolanze di linguaggi, come sempre con nuove produzioni ed esclusive. “Il persecutore” (oggi “L’inseguitore”) è un racconto del grande scrittore argentino Julio Cortázar (1914-1984). Pubblicato nel 1959 nella raccolta “Le armi segrete”, il racconto si ispira liberamente agli aspetti più drammatici della vita di Charlie Parker, ribattezzato Johnny Carter, la cui vicenda è filtrata dalle parole del suo amico Bruno, critico musicale. Il racconto è stato ripubblicato di recente dalla casa editrice SUR con la nuova traduzione di Ilide Carmignani, che ha modificato il titolo nel più corretto “L’inseguitore”, e con le tavole del grande fumettista argentino José Muñoz.
Il Torino Jazz Festival ha allestito una nuova produzione, in scena, sabato 23 aprile, ore 18, in prima nazionale, all'Auditorium Rai. La direzione artistica ha chiesto all’attore e regista Vinicio Marchioni di adattare il testo insieme ad uno dei più brillanti musicisti postparkeriani, il sassofonista Francesco Cafiso, che con il suo quartetto interagisce con il corpo e la voce di Marchioni. Ha scritto Vinicio Marchioni nelle sue note di regia: “Mettere mano a Il Persecutore è come entrare in un tempio. Non solo del jazz. Si ha a che fare con qualcosa di mistico come i concetti di tempo, creazione, morte e vita. Attraverso un sassofono e un genio che lo suona. Proveremo a “giocare” sul palco insieme a Cafiso, a intrecciare parola e musica cercando di riempire quei “buchi” di cui parla Johnny Carter, per scongiurarli, trasformarli. In principio era il verbo o la vibrazione?”. L’unione di teatro e jazz non è del tutto nuova, negli anni cinquanta era consuetudine nel mondo beatnik. Ma in Italia si tratta di un evento molto raro e questo nuovo spettacolo prova a rinverdire il rapporto tra teatro e gruppo jazz in un modo fresco e originale, attraverso la rilettura di un classico della letteratura.
Tantissimi gli altri appuntamenti del ricchissimo programma: tra i grandi concerti del main stage serale in Piazza Castello, segnaliamo la produzione originale di Roy Paci con la sua Orchestra del fuoco e la voce di Hindi Zahra, il trombettista Fabrizio Bosso con un travolgente omaggio a Duke Ellington, mentre il 25 aprile sarà dedicato per il terzo anno consecutivo al Jazz della Liberazione, giornata che culminerà con una sorprendente prima assoluta: Pulse! (Jazz and The City), un progetto di Max Casacci, Emanuele Cisi e Daniele Mana (Vaghe Stelle), in cui i suoni e i rumori della città incontrano il jazz di Flavio Boltro, Furio Di Castri, Gianluca Petrella, Enzo Zirilli con la preziosa partecipazione di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, il rapper Ensi e Enrico Rava.
Chiusura dell’edizione 2016 con la Grande Festa Jazz del 1° maggio e il gran finale con gli Incognito, pionieri dell'acid jazz. Soul, jazz e funk: sarà così che Piazza Castello si trasformerà in un dancefloor a cielo aperto.
Altro grande evento, la sonorizzazione del film Birdman, diretto da Alejandro Iñárritu, vincitore di quattro premi Oscar e due Golden Globe, con la ossessiva, magnifica colonna sonora scritta e interpretata da Antonio Sánchez, unanimemente considerato uno dei più importanti percussionisti viventi, che la eseguirà dal vivo al Torino Jazz Festival durante la proiezione del film, in prima assoluta europea.
il programma del Festival riserverà un’attenzione particolare anche al jazz Italiano meno visibile e ai giovani talenti, in particolare nella giornata UNESCO del 30 aprile, che sarà celebrata con un cartellone fittissimo di 20 eventi dal mattino a notte fonda.
Il TJF Fringe, diretto da Furio Di Castri, apre i battenti il 22 aprile e offre, anche quest'anno, un programma ricco di nomi di spicco del panorama musicale italiano ed internazionale: Gabriele Mirabassi, Luciano Biondini, Marije Nie, Maria Pia de Vito, Rita Marcotulli, Iain Ballamy, Rosario Bonaccorso, Karim Zyad, Rémi Crambes, Raphaël Imbert e, in esclusiva, Robert Glasper in collaborazione con Jazz:Re:Found, solo per citarne alcuni. Il format vincente del TJF Fringe rimane invariato: dal 22 al 25 aprile, la musica risuonerà da ora aperitivo fino a notte fonda, in Piazza Vittorio Veneto e dintorni, con marching bands, concerti nei locali, lo scenografico Music on the River, l’assolo a filo d'acqua sul fiume Po alle ore 23.00, i concerti della notte inaugurati con le esibizioni "dall'alto" delle Night Towers in Piazza Vittorio Veneto, produzioni originali di danza e musica al Mao, per continuare con ensemble e performance musicali nei locali adiacenti alla piazza sino a notte fonda e l'animazione straordinaria di tutto il Quadrilatero Romano nella giornata del 30 aprile.



venerdì 15 aprile 2016

Dal 9 al 12 giugno la " MOS International Fashion Week Puglia"



La Puglia, decretata la regione più bella del mondo dal National Geographic, dal 09 al 12 Giugno diverrà palcoscenico delle sfilate haute couture da parte delle più famose casa moda mondiali. “MOS International Fashion Week Puglia” vuole essere una piattaforma dinamica e continua che mette in evidenza i punti di forza, ispirando ed alimentando la crescita del settore, con l’obbiettivo finale di portare avanti l’intera industria della moda dando risalto all’impegno professionale coadiuvato dalla creatività e dal talento dei designer locali.
Le location scelte della bellissima regione sono: Martina Franca, nota per l'architettura barocca e il festival musicale della Valle d'Itria, che ospiterà i quadri moda all’interno del Palazzo Ducale; Alberobello, patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO, celebre per le sue caratteristiche abitazioni chiamate trulli, che incorniceranno le passerelle naturali della famosa zona Monti; Fasano, situata al centro di un immaginario triangolo che ha per vertici le città di Bari, Brindisi e Taranto con le sue famose Masserie, monumenti storici della zona, sarà la location prescelta per la chiusura della "MOS International Fashion Week".
Sotto l’egida delle varie amministrazioni comunali e della Regione Puglia, l’evento sarà di sicuro interesse da parte dei media nazionali ed internazionali diventando un anello di congiunzione con l’Oriente, mercato in continua espansione.
La manifestazione vanta illustri collaborazioni con vari stilisti, uffici stampa e emittenti televisive.


ALL’ANTICO BORGO DI SUTRI DUE GIORNI DI ELEGANTI EVENTI DEDICATI AL WEDDING

L'antico borgo di Sutri

I fiori e l’arte sopraffina di rendere unico ogni scenario attraverso le decorazioni floreali. A questo meraviglioso mondo, capace di realizzare scenari da sogno, degna cornice di matrimoni da favola è dedicata la manifestazione di due giorni, il 16 ed il 17 aprile, in cui il noto floral designer Giovanni Raspante di Stylosofie, tra i più apprezzati professionisti del settore, sarà protagonista di un intenso e prestigioso percorso di formazione “on stage”, con la preziosa collaborazione dell’affermata wedding planner Anita Galafate.
Un percorso in cui, apprendendo direttamente da Giovanni i mille piccoli e grandi segreti del mestiere, ogni figura che opera o vuole specializzarsi nei diversi settori del wedding, saprà acquisire le tecniche, gestire la visione d’insieme, conoscere stagionalità e tipologia dei fiori, riuscendo a sovrintendere al meglio le potenzialità legate al decoro floreale legato alle singole professionalità, realizzando vere opere d’arte con i fiori.
Un Training Event al termine del quale saranno i corsisti stessi a realizzare per intero la scenografia floreale dell’evento, nella sognante location del Borgo di Sutri di Federico Fortin, che, dopo un elegante cockatil di benvenuto curato da Masolino Creative Banqueting, avrà quale elegante chiusura la suggestiva sfilata di abiti da sposa della Maison Laura Couture, introdotta dalla nota presentatrice Erika Gottardi. Le modelle in passerella, curate nell’immagine da Alessandra Pompeo per il make-up e da Love Revolution Parrucchieri Roma e Vasco e Roby Parrucchieri di Montalto di Castro per l’hair style, sfileranno sulle delle musiche pensate da Stefano Fantozzi, muovendosi sulle scenografie luminose disegnate da Daniele Ottaviani di Roma Party Service, creando eleganti quadri moda che saranno immortalati dal fotografo Maurizio Mortarotti.
In platea sono attesi moltissimi ospiti tra cui personaggi del mondo dello spettacolo, giornalisti e fashion blogger oltre ai prestigiosi media partner dell’evento: il magazine Woman e Bride, la web TV HTO e Radio Centro Suono Sport che ha intervistato in studio Giovanni ed Anita, i due vulcanici ideatori dell’evento il cui progetto grafico è stato curato da Buffetti di Albano Laziale.

Erika Gottardi

sabato 9 aprile 2016

ANTONI MUNTADAS PROTOCOLLI E DERIVE VENEZIANI




La Real Academia de España en Roma presenta PROTOCOLLI E DERIVE VENEZIANI, la nuova mostra di Antoni Muntadas che avrà luogo negli spazi espositivi dell'Accademia in piazza S. Pietro in Montorio, al Gianicolo a Roma, dal 14 aprile al 15 maggio 2016, con inaugurazione giovedì 14 aprile, alle ore 19.
Il progetto, presentato per la prima volta nel 2013 alla Biennale di Venezia in concomitanza con la 55esima Esposizione Internazionale d’Arte, e successivamente all’interno della 72esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, è il risultato finale di una ricerca sulla città lagunare, che ha dato origine ad alcuni lavori realizzati in loco negli ultimi anni. La particolare configurazione di questa città storica la rende un interessante oggetto di studio e riflessione di cui l’artista può godere in prima persona come osservatore esterno, avendovi trascorso per lavoro tre mesi all’anno, dal 2004 ad oggi.
L’esposizione è composta dalla serie di fotografie Protocolli Veneziani e dal filmato Derive Veneziane, entrambi visitabili ad ingresso libero, dal martedì alla domenica in orario continuato 10-18.
Gli scatti esposti, che riportano particolari architettonici di Venezia, evidenziano le peculiarità dell’abitare lontano dalla terraferma: è così che tubi, aperture, tombini, finestre chiuse, sembrano possedere una logica propria e raccontare la città attraverso le tracce di un’antica attività edilizia.
Analogamente il film, presentato e proiettato quest’estate alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, descrive un lato inesplorato della città, sconosciuto ai più, misterioso e al contempo affascinante, caratterizzato da una quasi totale mancanza di individui che, viceversa, durante il giorno affollano le calli in maniera spropositata.
La visita a Roma di Antoni Muntadas in occasione di questo suo secondo intervento alla Real Academia de España en Roma (il primo risale al 2011 in collaborazione con l'American Academy in Rome) sarà accompagnata da diverse attività: tavole rotonde, conferenze ecc...
L'artista Antoni Muntadas è nato a Barcellona nel 1942 e dal 1971 vive a New York. È stato uno dei primi artisti concettuali e media artist, multidisciplinare, che spazia dalla fotografia al video, dalle installazioni agli interventi urbani. E' particolarmente noto per i suoi progetti che prevedono un uso artistico dei media e new media, in funzione sociale e politica, così come la relazione fra lo spazio pubblico e privato all’interno della struttura sociale. Nei suoi quarant’anni di carriera ha realizzato e prodotto numerosi lavori delle serie definite “Media Landscape”, “Media Architecture installations” e “The File Room”, progetto il cui obiettivo è la messa in discussione dell’idea di censura culturale. Oggetti di lavoro sono state anche le serie “On Translation” e “Asian Protocols”, tutt’ora in corso. Le sue opere sono state esposte nei più importanti e rinomati musei e gallerie: The Museum of Modern Art a New York, Berkeley Art Museum, C.A., Musée d’art contemporain de Montréal, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía a Madrid, Museo de Arte Moderno a Buenos Aires, e molti altri ancora. Ha inoltre partecipato a diverse esposizioni internazionali, tra le quali Documenta VI e X a Kassel, le Biennali di Venezia del 1972, 1976 e 2005, Whitney Biennal of American Art, San Paolo e Lione, Taipei, Gwangju e L’Aavana. Oltre ad aver lavorato come docente, e aver diretto seminari in istituzioni accademiche europee e statunitensi, tra cui École des Beaux-Arts di Paris, la USP a San Paolo in Brasile, è stato ricercatore dal 1977 presso Center for Advanced Visual Studies al MIT, e successivamente professore alla Scuola di Architettura nello stesso MIT di Cambridge dal 1990 al 2014. In Italia collabora con la Galleria Michela Rizzo dal 2010 e insegna alla Facoltà IUAV di Venezia.

venerdì 8 aprile 2016

Il Festival Florio di Favignana arriva alla sua quinta edizione


Si svolgerà dal 17 al 26 giugno la quinta edizione del Festival Florio di Favignana, consolidatosi in questi anni come uno dei Festival d'Arte di maggior rilievo dell'estate siciliana. Come da tradizione che vede scegliere un tema e declinarlo nei linguaggi delle varie arti, anche quest’anno la direzione artistica del festival, guidata dal Maestro Giuseppe Scorzelli, ha optato per un argomento particolare. La materia eletta per il Triennio 2015-2017 sarà “ProgettOdissea”, ovverosia un'integrale dei reading di tutti i libri dell'Odissea: un progetto unico ed una esclusiva assoluta in prima nazionale.
Protagonisti degli spettacoli che si alterneranno nei giorni della manifestazione saranno dunque l’esodo, la patria, la ricerca della terra promessa e il viaggio, inteso in tutte le sue sfaccettature, in cui il mare e in particolare la Sicilia rappresentano il punto d’approdo di questa continua ricerca. Terre di pescatori, probabile Itaca descritta da Omero, palcoscenico della cronaca nera con la disperazione dell’immigrazione, le Isole Egadi diventano così per 10 giorni scenario di arte, cultura e tradizione.
In collaborazione con le istituzioni locali, con l’Area Marina Protetta e con la Cooperativa Solidalia ogni spettacolo, dal reading al concerto musicale, dall’incontro letterario alla proiezione cinematografica, declinerà storie di vita e di accoglienza, per conoscere in modo più approfondito la realtà che stiamo vivendo, oltre ogni pregiudizio e paura.
Largo spazio anche alla tradizione, fonte primaria dell’identità siciliana con i suoi sapori e i suoi odori, nello spazio dedicato agli “Incontri d’Autore”. Piatti tipici dal gusto unico: le carni del tonno rosso, il vino, la pasta fresca, i dolci e tutto ciò che la cucina favignanese ha da offrire: la parmigiana di tonno dal sapore inconfondibile, le busiate alla favignanese con tonno pomodorini e capperi, l’immancabile pasta con i ricci, il pane cunzatu farcito con prodotti locali e genuini, il cous cous di pesce, le cassatelle ripiene di ricotta e scaglie di cioccolato, il tutto arricchito dal sapore e profumo inebriante degli ottimi vini locali.

www.festivalflorio.it

Favignana

Favignana

mercoledì 6 aprile 2016

"Atelier per un giorno", lo stilista Vittorio Camaiani a Roma per la presentazione "Abiti in Movimento"

Lo stilista Vittorio Camaiani


Vittorio Camaiani il 7 aprile alle ore 18 presso l'Hotel Santa Chiara, in via di Santa Chiara, 21 a Roma presenta "Abiti in Movimento". Con la formula “Atelier per un giorno” lo stilista propone da anni alle sue clienti un’esperienza unica nel suo genere, un modo di incontrare le sue creazioni che riporta all’atmosfera raffinata degli atelier anni cinquanta. Durante le presentazioni delle sue collezioni in prestigiosi alberghi dal fascino retrò, il couturier marchigiano ci guida nel suo immaginario creativo e ci fa “toccare con mano” gli abiti che realizza, permettendoci dunque di ammirare anche l’altissima qualità dei materiali, dai lini agli chiffon, ai magnifici batik dipinti su sete. “Atelier per un giorno” consente un avvicinamento diretto e suggestivo tra la cliente e la moda di Camaiani, essendo lo stilista in persona a raccontare le sue collezioni.
Con la collezione primavera/estate 2016 intitolata “ContrariaMente”, presentata durante la settimana di Alta Roma lo scorso gennaio, il designer ha rivolto la sua attenzione a una dimensione interiore del femminile con abiti dal forte impatto scenografico e al contempo onirico. Lo sguardo dello stilista marchigiano si é avvicinitato infatti all’universo surrealista in abiti nei quali si assiste alla destrutturazione degli elementi classici del capo con un loro decisivo cambio di ruolo: colletti e polsi stanno dove non dovrebbero stare in un gioco ironico ispirato all'arte di Salvator Dalì.
Interprete d'eccezione di "ContrariaMente" è stata Marina Ripa Di Meana, da sempre icona "del contrario" con la sua acuta ed ironica lettura del femminile. E chi meglio di lei poteva presentare questa collezione tutta giocata sul tema, non solo sartoriale, del perdersi per ritrovarsi.
Il racconto si arricchisce degli scatti di Alessandro Calligaro, psicoterapeuta e fotografo, che ha prestato il suo sguardo per raccontare la nuova collezione di Vittorio Camaiani in un intreccio di immagini che esplicitano il connubio tra moda, arte e mente e che presentano il femminile di Camaiani nelle sue sfumature più impercettibili.

Foto di Giacomo Prestigiacomo







Marina Corazziari, Antonio Falanga, Marina Ripa Di Meana Vittorio Camaiani, Grazia Marino, Paolo Zaccagnino

Lucrezia Camaiani, Marina Ripa Di Meana, Vittorio Camaiani

Vittorio Camaiani, Marina Ripa Di Meana

lunedì 4 aprile 2016

"Art of Life" al salone del mobile a Milano la Maison Egon Von Furstenberg




La Luxury “Home Collection” della Maison Egon von Furstenberg rinnova la sua presenza alla 55° edizione del Salone Internazionale del Mobile di Milano presentando la nuova linea d’arredo all’insegna dell’eleganza e della raffinatezza, elementi identificativi della griffe. In modo particolare viene evidenziato quello che è il Fil Rouge che intercorre tra moda, cultura, arte e design.
“Per un ampio richiamo internazionale abbiamo voluto esporre i nostri prodotti in uno spazio altamente scenografico che leghi le eccellenze di opere artistiche con le creazioni del nostro tempo in quanto, mai come in questo momento storico e culturale - spiega Vincenzo Merli - brand manager della Maison - dobbiamo riappropriarci della nostra identità in particolare, di ciò che siamo capaci di fare e per cui siamo riconosciuti nel mondo”.
In continuità con il concept dello scorso anno, l’installazione ripropone immagini rappresentative tratte dal film Stars Wars, da sculture e dipinti dell’arte italiana, da decorazioni di nobili palazzi romani e da immagini di gioielli decò. Per la realizzazione dello spazio, progettato dall’artista Mino Longo e dal designer Marco Pulga, sono state utilizzate carte da parati da collezione, con temi che rinnovano il concetto dell’arte nelle sue infinite sfaccettature, rendendola universale, più astratta e rarefatta, più evocativa, una sorta di scenografia quasi spirituale, ancestrale ed onirica. Queste carte sono state realizzate e fornite dall’azienda tecnografica di Castellarano di Reggio Emilia. Ma a stimolare i sensi e consentire ai visitatori di vivere nuove esperienze sarà la vasta gamma di prodotti che rappresentano l’impegno nella ricerca del lusso e del made in Italy.
Lo stand è arredato con divani dalle linee pulite ed estremamente sobrie e raffinate, riconoscibili per la bellezza dei tessuti, che vanno dal velluto, al cotone e alla seta pura, studiati in esclusiva con i migliori tessitori italiani. Non mancano divani avvolti da pelle e cuoio, materiali nobili con tradizioni umili e antiche, che parlano di storia, che riescono a diventare contemporanei. Ognuno dei pezzi presenti all’interno dello stand ha una sua unicità, data dalla maestria irripetibile con cui sono confezionati e prima ancora, dalla cura con cui sono state scelte e selezionate pelli e tessuti che li rivestono. Le nuance dei colori scelti per i tessuti e le pelli virano dal tortora, all’ecrù, al grigio al marrone, insomma colori che ci riportano alla terra. L’area centrale dello stand, invece, è un’esplosione di colori ad evocare la vita, la crescita, la fertilità e la speranza. E’ il colore la fonte delle forze equilibrate e dell’evoluzione della mente e della creatività. Il colore che sviluppa le vibrazioni armoniche dei nostri pensieri e dà calma, ristoro e serenità ai nostri sensi. A completare e arricchire questo quadro, la Home Collection presenta tavoli e mobili, resi originali dall’uso della “resina”, materiale che ha permesso di sperimentare nuove tecniche applicabili a ogni tipo di superfice. Una luce sontuosa e morbida caratterizza le nuove lampade essenziali, dal design calibrato che unisce leggerezze di linee e di forme concepite a richiamare una “freccia” che attraversa una nuvola luminosa. Il risultato finale avrà un impatto complessivamente glamour, di grande classe, caratterizzante e originale.